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Passignano, tentano di truffare la madre del sindaco Sandro Pasquali al telefono. Lei non ci casca

Sandro Pasquali Il sindaco di Passignano sul Trasimeno, Sandro Pasquali

Un nuovo tentativo di truffa con la tecnica del finto incidente. A essere presa di mira, questa volta, la mamma del sindaco di Passignano sul Trasimeno, Sandro Pasquali, che ha deciso di rendere pubblico l'accaduto (oltre a presentare formale denuncia) attraverso i suoi profili social. I malviventi hanno contattato la loro vittima al telefono attraverso un finto carabiniere per annunciare l'incidente della figlia e passare, seguendo un consolidato modus operandi, alla richiesta di denaro. Ancora una volta fornendo numerosi particolari della vita familiare della vittima di turno. "Pronto buongiorno sono il maresciallo Torino (o nome simile) è la moglie del signor Elio Pasquali?". E' iniziata così, secondo quanto scritto dal sindaco, la telefonata dei truffatori. Alla risposta affermativa della donna, il tentativo è andato avanti: "Dobbiamo parlare dei suoi figli. Sua figlia ha avuto un incidente, è qui con noi, dobbiamo decidere cosa fare". A quel punto la signora tenta di contattare il figlio ma il finto maresciallo le racconta che è lì ad assistere la sorella. "In lontananza mia madre sentiva urlare una donna e chiedere aiuto a mamma mentre la voce di un uomo diceva mamma stai tranquilla", continua il racconto di Pasquali. Ma proprio in quel momento la signora ha capito che qualcosa non andava e nella concitazione è uscita in terrazza e si è messa a chiedere aiuto interrompendo la conversazione telefonica. "Ha avuto l'impressione che una macchina scappasse via a tutta velocità - riprende Pasquali - Forse questa dell'auto è solo una suggestione ma ne teniamo conto. Ora denunceremo il fatto alle autorità, ho già avvisato personalmente il comandante Foglia (il luogotenente alla guida della stazione carabinieri di Passignano, ndr) che ringrazio per la tempestività della risposta". Il primo cittadino si rivolge quindi alla cittadinanza, come sindaco e figlio. "Questi tentativi di truffa sono pericolosi e rischiano di mettere a repentaglio le persone. Dobbiamo avere la forza di proteggere i nostri anziani e per questo con mia mamma abbiamo deciso oltre che di denunciare anche di raccontare. Insieme al Centro anziani in passato abbiamo fatto corsi per difenderci da questi delinquenti e credo che dobbiamo tornare a farne più possibile. Solo aiutandoci e parlando sconfiggiamo questa feccia della società".

Eleonora Sarri, 42 anni. Ha incontrato il Gruppo Corriere grazie a uno stage universitario e da lì ha affrontato tutte le tappe: collaboratrice da Perugia e per gli inserti, stagista delle pagine naz...