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Droga, eroina al Fentanyl. Mantovano: "L'allarme c'è". Tajani: "Fenomeno che va stroncato"

Antonio Tajani e Alfredo Mantovani Antonio Tajani e Alfredo Mantovani

L'eroina al Fentanyl è più di un allarme. L'ennesima conferma è arrivata dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, durante la conferenza stampa sull'aggiornamento delle attività previste dal Piano nazionale di prevenzione contro l'uso improprio del Fentanyl stesso e di altri oppioidi sintetici. "Abbiamo fatto una prima verifica del lavoro svolto fino a oggi, come facciamo per i principali dossier", ha spiegato, perché non si tratti di uno "spot iniziale" vanno fatte "verifiche in corso d'opera. La maggiore attenzione sta facendo emergere un fenomeno che in Italia non ha la consistenza e gli effetti devastanti che ha in altre parti del mondo, ma che comunque esiste anche da noi". Mantovano ha ricordando i casi di Perugia, Piacenza e Gioia Tauro. "L'impegno che il governo italiano sta mettendo sul tappeto si snoda su vari livelli, a cominciare da quello internazionale", dice ancora il sottosegretario passando la parola al ministro agli Affari esteri Antonio Tajani.
"Siamo pronti a fare accordi con tutti i Paesi per combattere le droghe sintetiche, è un tema che sarà al centro del vertice con i Paesi dell'Asia centrale. E' una battaglia globale: certamente lavoreremo con l'Onu e anche con la Cina", ha detto Tajani: "E' un fenomeno che va stroncato prima che abbia numeri troppo grandi".