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Motori, alla guida della nuova Renault Espace: è la sesta generazione

renault espace

Alla guida della sesta generazione di Espace, per una prova verità lunga più di 1.800 chilometri. E cominciamo dalla fine, ovvero, dal giudizio complessivo che, ve lo sveliamo subito perché non era scontato visto il peso dell'eredità che raccoglie (1,3 milioni di esemplari venduti in quasi 40 anni) e la rivoluzione radicale che ha subito nell'aspetto, è positivo. La nuova Espace è nuova in tutto: nel look, nelle dimensioni e nei volumi; anche nella (tanta) tecnologia applicata, ma mantiene inalterato quell'elemento che costituisce, da sempre, il suo Dna. Ovvero: è una vera multispazio, versatile, mangiatrice di chilometri. Ha abbandonato le forme della tipica monovolume degli anni '80 e '90 e ha indossato l'abito, più alla moda, del suv crossover, ma non tradisce tutte le caratteristiche che hanno reso celebri le Espace delle generazioni precedenti, a cominciare dal comfort di viaggio e dall'abitacolo improntato alla "socialità" tra i passeggeri. E non è poco. Anzi, per una vettura che vuole chiamarsi Espace, è molto, addirittura quasi tutto, tenuto conto dei tanti elementi che contribuiscono al raggiungimento di traguardi del genere. L'abitacolo è estremamente accogliente e capiente: si viaggia in prima classe fino a 5 passeggeri e si possono avere fino a 7 posti disponibili divisi su 3 file, ma in questo caso il vano bagagli si riduce al minimo sindacabile. Lunga 4,72 metri, larga 1,84 e con passo particolarmente ampio (2,74 metri) ha un vano di carico che può variare dal minimo sindacabile citato di 159 litri - max minitrolley o qualche zaino - a un massimo di 1.818 litri, buoni per trasportare anche cinque-sei bei tonnetti del Mediterraneo, prima ancora che finiscano divisi in barattoli e scatolette. Ma se la pesca d'altomare non vi interessa potete sempre optare per la classica montagna di palle da tennis o da golf di certe pubblicità. Con la nuova Renault Espace, insomma, il viaggio è servito e non importa sei sia lungo o breve, perché qualsiasi tragitto diventa piacevole. Merito, oltre che dell'abitacolo spazioso, anche dell'ampio supporto delle tecnologie, volto non solo alla sicurezza ma anche, appunto, al comfort, e della comodità delle sedute, dalle posizioni alte, quasi dominanti, di tutti i posti. Il motore della versione provata è l'unico a disposizione in gamma: un E-Tech Full Hybrid da 200 Cv totali di potenza, costituito da un 1.200 cc, 3 cilindri, benzina, da 130 Cv, abbinato a due elettrici. Uno da 70 Cv alimentato da una piccola batteria da 2 kWh che funge da ausilio al termico o, a volte, da unico propulsore; il secondo da 25 Cv che entra in gioco solo per avviare il termico e sincronizzare le marce di un ottimo cambio robotizzato a 4 rapporti. Il risultato permette una guida brillante e, contemporaneamente, risparmiosa. Un 1.200, per giunta 3 cilindri, sulla carta a qualcuno potrebbe far nascere qualche dubbio, ma il sistema E-tech di Renault e tutta la tecnologia applicata permette al sistema di propulsione di essere perfettamente adeguato a una vettura del genere. La guida è sempre fluida, addirittura - grazie soprattutto all'apporto dell'elettrico - brillante al punto che si può procedere anche con una guida dal brio sportivo. Il tutto senza incidere troppo negativamente sui consumi. Anzi, questi, soprattutto in città o quando non si eccede nella richiesta delle prestazioni possono essere particolarmente contenuti, addirittura pari a zero, ovviamente, se si sfrutta il funzionamento esclusivamente in elettrico. Mediamente, con una guida che per gli oltre 1.800 chilometri che abbiamo percorso si è alternata più volte tra percorsi urbani ed extraurbani, lunghi e brevi tragitti senza grandi attenzioni ad accentuare il risparmio, si è attestata (secondo quanto dichiarato dal computer di bordo) a 6,1 litri di benzina ogni 100 km, con punte minime vicinissime ai 4 litri netti. Renault, dal canto suo, in base ai test omologati (che per tutte le Case, come sappiamo, sono sempre poi distanti da quelli dell'uso reale sui percorsi di qualsiasi genere) ne dichiara 4,6 per 100 km. Da segnalare che alla guidabilità e, in particolare, alla manovrabilità, contribuisce anche il sistema delle 4 ruote sterzanti: il 4Control Advanced di Renault di cui la vettura provata era dotata, qui messo a punto per essere abbinato a un sistema di sospensioni multilink sul retrotreno. Nei fatti, fino a velocità di 50 km/h le ruote posteriori sono in grado di ruotare al massimo di 5 gradi in senso opposto alle ruote, particolare che permette di tagliare anche di oltre un metro di diametro le sterzate. Le 4 ruote sterzanti sono di serie con gli allestimenti di punta Esprit Alpine e Iconic. Difficile trovare grandi difetti. Il principale, comunque, a nostro avviso riguarda (come per molte altre Renault) l'affollamento di leve e comandi dietro e attorno al volante. Avere meno leve creerebbe meno confusione. Un elogio ai tanti plus, invece, offerti, come: la possibilità di viaggiare massaggiati (purtroppo, però, un'opportunità riservata esclusivamente al conducente); il sistema audio hi-fi di qualità eccellente; il cruscotto digitale personalizzabile; il touch screen stile tablet con il quale comandare sia il sistema di infotainment che le tante funzioni a disposizione nel veicolo; la guida assistita in quasi tutto, distanze di sicurezza incluse; la possibilità di scegliere 4 programmi di guida (economica, sportiva, comfort e personalizzata); il tetto panoramico che rende l'abitacolo un salotto spettacolare e, pur non avendo un sistema di copertura, ha una protezione termica e solare elevata. Insomma, una Renault Espace che è ancora una Renault Espace capace di stupire e di offrire spazio e piacere.
PER SAPERNE DI PIU' - www.renault.it

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Sergio Casagrande inizia l'attività giornalistica all'età di 14 anni, nel 1981, come collaboratore de Il Tempo e della Gazzetta di Foligno. E' stato il più giovane pubblicista (1985), il più giov...