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Umbria, il ministro Gennaro Sangiuliano al Corriere: "Più qualità per i musei della regione"

Gennaro Sangiuliano e Costantino D'Orazio Gennaro Sangiuliano e Costantino D'Orazio

Al ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, a Perugia per inaugurare la mostra "L'enigma del maestro di San Francesco", abbiamo posto alcune domande sul futuro dei musei dell'Umbria e sul valore delle principali manifestazioni culturali della regione. Il ministro fa anche il punto sulle scoperte archeologiche avvenute a San Casciano dei Bagni (Siena) e sulla creazione del nuovo museo che dovrà ospitare i reperti. Infine, Sangiuliano annuncia le novità delle Carte per i giovani che hanno sostituito la App18, al centro, nei mesi passati, di numerose frodi sui buoni cultura erogati.
- Ministro Sangiuliano, recentemente dopo aver incontrato il nuovo direttore dei Musei nazionali di Perugia e della Direzione regionale Musei dell'Umbria, Costantino D'Orazio, ha annunciato di aver "messo a punto idee e progetti per un grande rilancio dei musei umbri". Può entrare nel dettaglio?
Il neo direttore Costantino D'Orazio è già fattivamente all'opera per dare una svolta di qualità e uno scatto in avanti alla Galleria nazionale dell'Umbria.
L'obiettivo è quello di aumentare l'offerta culturale sia in termini qualitativi che quantitativi e amplificare il ruolo che questo sito merita per il livello dei tesori e delle opere che vi sono custodite.
Alla Galleria nazionale dell'Umbria sono in atto importanti interventi infrastrutturali legati all'attuazione del Pnrr, con fondi previsti, pari a un milione di euro, sia per l'efficientamento energetico che per l'abbattimento delle barriere architettoniche.
Per il primo progetto è previsto un intervento secondo i più innovativi strumenti di sostenibilità energetica e ambientale.
Quanto all'accessibilità, sarà utilizzata anche l'intelligenza artificiale, in materia di comunicazione, fruizione, valorizzazione e inclusività.
A questi interventi si aggiungono i finanziamenti per i musei della Direzione regionale dell'Umbria, per un totale di 4 milioni e 440 mila euro da investire in parchi e giardini, accessibilità ed efficientamento energetico.
- L'Umbria sta vivendo un momento molto positivo dal punto di vista culturale: i festival, a cominciare dai Due Mondi (di cui, lo scorso anno è anche stato ospite d'onore) per arrivare alle edizioni estive e invernali di Umbria Jazz e al Todi Festival, attirano spettatori; mostre temporanee come la Nero Perugino Burri riscuotono grandi successi; il patrimonio artistico e storico della regione attira turisti da tutto il mondo. È solo una "formula Umbria" o c'è, più in generale, una "formula Italia" che funziona? E quanto c'è ancora da valorizzare e da fare?

Se l'Umbria è nota come il cuore verde d'Italia, questa regione non può che riproporre al meglio un modello che può definirsi come carattere originario della nostra Nazione, erede di diverse realtà politiche forgiate in unità da una spinta prima di tutto linguistica e culturale.
L'anelito a ordinarsi in un insieme armonico, in cui giustizia e bellezza sono i fattori scatenanti della prosperità, è proprio delle nostre comunità e in particolare della terra umbra che, come è giusto ricordare nella ricorrenza degli ottocento anni dalla morte, diede i natali al patrono d'Italia: San Francesco.
Proprio questa occasione deve rappresentare un momento alto per valorizzare il patrimonio culturale umbro, attraverso eventi e iniziative che, innestandosi in un panorama già ricco, siano capaci di porre la regione al centro dell'attenzione mondiale. So che il comitato nazionale, presieduto da Davide Rondoni, è già al lavoro per presentare un programma celebrativo di assoluto rilievo.

- A San Casciano dei Bagni, in provincia di Siena e a ridosso dei confini con l'Umbria, c'è stata recentemente una scoperta archeologica eccezionale. Lei ha annunciato che, in tempi brevi, potrà essere realizzato un nuovo museo, nella cittadina toscana, per esporre i tesori tornati alla luce. A che punto è il progetto?
Mi ero da poco insediato come ministro della Cultura quando la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Arezzo, Grosseto e Siena mi ha annunciato questo straordinario rinvenimento.
Secondo molti studiosi la scoperta di questi capolavori, restituiti dal fango e dall'acqua, è seconda solo a quello dei Bronzi di Riace.
A pochi mesi dal loro ritrovamento, grazie al lavoro in sinergia tra i dirigenti locali del ministero della Cultura e i direttori generali Musei e Abap, Massimo Osanna e Luigi La Rocca, siamo arrivati all'acquisizione da parte dello Stato dell'edificio che ne ospiterà il museo.
Lo scorso giugno è stato firmato al ministero il rogito notarile per l'acquisto del Palazzo dell'Arcipretura di San Casciano dei Bagni.
Ora è stato istituito un gruppo di lavoro coordinato dal locale Soprintendente ad Archeologia, Belle arti e Paesaggio, Gabriele Nannetti, e composto da tecnici delle Direzioni generali Musei e Soprintendenza ad Archeologia, Belle arti e Paesaggio che stanno predisponendo il progetto di restauro e allestimento.
Nel frattempo i bronzi, dopo la mostra al Quirinale, la casa degli italiani, inaugurata dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, adesso sono esposti al Museo archeologico nazionale di Napoli, un luogo meraviglioso che custodisce una delle più importanti collezioni di reperti archeologici al mondo.
L'impegno di valorizzare e far conoscere a un vasto pubblico i bronzi di San Casciano continuerà nei prossimi mesi.
- Nelle province di Perugia, Arezzo e, in particolare, in quella di Siena, lo scorso anno sono state segnalate numerose frodi sui buoni cultura erogati con la 18App. Il suo ministero ha annunciato che da quest'anno cambieranno le regole e modalità con una nuova Carta della cultura e la Carta del merito. Quali sono le novità?
Tra i vari motivi che hanno portato alla sostituzione della vecchia 18App ci sono proprio le innumerevoli truffe a cui il sistema era esposto.
Dal 31 gennaio di quest'anno, al suo posto, sono in vigore due nuovi strumenti per permettere ai neo maggiorenni e agli studenti meritevoli di poter godere della cultura: la Carta della cultura Giovani e la Carta del merito.
Gli interessati devono registrarsi sul sito www.cartegiovani.cultura.gov.it e possono richiedere entro il 30 giugno entrambe le carte.
Ciascuna è individuale, nominativa e del valore di 500 euro, utilizzabili entro e non oltre il 31 dicembre dell'anno in cui i beneficiari si sono registrati sulla piattaforma.
Le due Carte sono cumulabili tra loro.
La Carta della cultura giovani è riconosciuta a tutti i residenti nel territorio nazionale appartenenti a nuclei familiari con Isee non superiore a 35 mila euro. La Carta è assegnata nell'anno successivo a quello del compimento del diciottesimo anno di età.
La Carta del merito è riconosciuta a tutti i residenti nel territorio nazionale che hanno conseguito, non oltre l'anno di compimento del diciannovesimo anno di età, il diploma di maturità con una votazione di 100 o 100 e lode. La Carta è assegnata nell'anno successivo a quello del conseguimento del diploma.
Le Carte possono essere usate per acquistare biglietti per rappresentazioni teatrali, proiezioni cinematografiche e spettacoli dal vivo; per l'acquisto di libri, abbonamenti a quotidiani e periodici anche in formato digitale; per musica registrata e prodotti dell'editoria audiovisiva.
Con le Carte è, inoltre, possibile acquistare anche titoli di accesso a musei, mostre, eventi culturali, aree archeologiche e parchi naturali. Il credito può essere usato inoltre per partecipare a corsi di musica, teatro, danza e lingue straniere".

Sergio Casagrande inizia l'attività giornalistica all'età di 14 anni, nel 1981, come collaboratore de Il Tempo e della Gazzetta di Foligno. E' stato il più giovane pubblicista (1985), il più giov...