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Motori, nuova Duster: Eco-G a GPL da 100 Cv, mild-hybrid da 130 Cv e full-hybrid da 140 Cv

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Ne avevamo già parlato qualche mese fa ed ora l'abbiamo provata, su strada ed in fuoristrada. La nuova Duster, infatti, anche se abbandona quel fantastico 1.5 turbodiesel, che montava anche sulla 4x4, mantiene la sua capacità in off-road, anzi, la migliora con nuovi software di gestione. Ricordiamo sempre, che siamo al cospetto di un Suv e non di un fuoristrada vero, ma si tratta di uno dei Suv più capaci, in assoluto, in tema di off-road. Prima di tornarci su, facciamo un breve riepilogo della storia e delle caratteristiche, di questo mezzo. La Duster ha visto la luce 13 anni orsono e da allora, ne girano, per il pianeta, più di 2,2 milioni, di cui oltre 320.000 in Italia, inoltre, si tratta del Suv più venduto ai privati in Europa. Oggi parliamo della terza generazione, che nasce sulla piattaforma del gruppo CMF-B, il che gli ha consentito di crescere tanto, soprattutto in tema di elettrificazione ed elettronica. A vederla, la si riconosce subito, anche se cambia leggermente il frontale, che incorpora il nuovo logo ed i fari anteriori con disegno ad "Y". Le fasce di protezione, montate in basso e sulla parte anteriore degli sportelli, sono realizzate in Starkle ed il posteriore ha nuovi fari con firma luminosa in 3D. La versione integrale si riconosce per un paraurti anteriore meno sporgente, per migliorare l'angolo di attacco. Abbiamo parlato di Starkle, un materiale realizzato con il 20% di plastiche riciclate e riciclabile al 100%, resistentissimo all'usura, volutamente utilizzato così com'è, non verniciato.
La nuova Duster resta lunga 4,34 m, ma cresce un po' in larghezza, infatti arriva a 1.81 m e l'altezza cala leggermente a 1,66 m, per un bagagliaio, che va dai 594 ai 1696 litri (abbattendo i sedili posteriori), sulla anteriore e da 520 a 1635 litri, sulla integrale. Su nuova Duster ritroviamo anche ottimo accessorio tutto fare, al secolo: "YouClip", che si applica a punti di fissaggio già installati a bordo (ce ne sono fino a 6) e serve per appendere ed agganciare di tutto, dagli abiti al tablet e funziona anche come punto luce. Più avanti, parleremo di dotazioni ed allestimenti, ora dedichiamoci ai motori. Il Gpl, in casa Duster, la fa da padrone, raggiungendo il 40% delle vendite, quindi, su questa 3° generazione non poteva mancare. l'ECO-G è un 1.0 Gpl/benzina, 3 cilindri da 100 Cv, dotato di 2 serbatoi da 50 litri, tra gas e benzina, capace di un'autonomia totale di circa 1.400 km. Arriva in gamma un bel mild-hybrid, un 3 cilindri 1.2 cmc, ad iniezione diretta, da 130 Cv, un ciclo Miller da 48V, montato anche sulla 4x4. Al top c'é la full-hybrid, che monta il consolidato modulo Renault Etech da 140 Cv (in Renault sono 145, poca differenza), che abbina un 1.6 benzina 4 cilindri, da 90 Cv, accoppiato ad un elettrico da 50 Cv, più un potente starter/generatore ad alta tensione. Il cambio è un automatico che va con prima e seconda in elettrico, più altri 4 rapporti, quando entra il termico.
È arrivato il momento di salire a bordo ed iniziamo con la 130 Cv. Siamo a bordo di una 2WD, una versione accessoriata di tutto punto ed abbiamo la telecamera, con il tablet centrale da 10 pollici. Iniziamo su una tratta autostradale, il motore va molto bene, peccato il cambio manuale. Anche l'assetto è più che decoroso. Arriviamo sullo sterrato e cambiamo auto. Prendiamo una "Extreme", versione specifica per l'off-road e ci buttiamo per tratturi vari. Come anticipato, la 4x4 ha uno sbalzo anteriore leggermente più contenuto e migliorano un pochino angoli di dosso, attacco ed uscita, inoltre, arrivano nuove funzioni elettroniche ed ora, sul cursore centrale, oltre alle modalità auto, eco ed off-road (il tradizionale look), arrivano anche: mud/sand (fango e sabbia) e snow (neve e bagnato in genere) e c'è anche il controllo automatico della velocità in discesa (che funziona anche in retro, cosa non scontata). L'auto se la cava alla grande, ottimo il sistema con telecamera, che mostra sul display centrale, gli ostacoli da superare. Terminiamo con la E-Tech da 140 Cv, motorizzazione che abbiamo già ampiamente testato su tanti modelli della casa e che non delude mai. Tra le due benzina, la Eco-G non l'abbiamo testata, in quanto a consumi, vince decisamente la full-hybrid, soprattutto su tratti urbani, dove va, almeno per il 60%, in elettrico.
Parliamo di allestimenti e prezzi e qui dobbiamo chiarire un concetto: il 73% dei clienti Dacia, sceglie versioni top di gamma. Tornando a noi, gli allestimenti sono 4: si parte con la Essential, a 19.700 euro, disponibile solo con l'Eco-G, che di serie già monta le barre da tetto fisse, la chiusura centralizzata, il climatizzatore manuale, l'accensione automatica degli anabbaglianti, 6 airbag ed i sensori di parcheggio posteriori; passiamo alla Expression, disponibile in tutte le salse, che va dai 21.400 ai 26.400 euro e qui troviamo già il touch centrale da 10.1 pollici, i cerchi da 17 pollici, il sistema multimediale Media Display e Smartphone Replication wireless Apple CarPlayTM / Android AutoTM e la parking camera; seguono, a pari merito e con gli stessi prezzi, dai 22.900 ai 27.900 euro, la Journey e la Extereme, la differenza è che la prima è votata al comfort e non è disponibile in 4X4, mentre la seconda è la massima esaltazione del 4X4.
PAGELLA
POSTO GUIDA BUONO
ABITABILITA' OTTIMA
BAGAGLIAIO OTTIMO
PRATICITA' OTTIMA
MOTORI TUTTI BUONI, MEGLIO IL FULL HYBRID
PREZZO OTTIMO

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Giovanni Massini, romano, classe 1956, professionista, laureato in Legge nel 1979. Inizia a scrivere di motori, infrastrutture e trasporti nel 1990, per diventare presto capo redattore, presso la rivi...