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Caso Duchini, chieste condanne per 40 anni. Processo per corruzione e rivelazione di segreto

giustizia processo

Processo Duchini, la Procura di Firenze chiede condanne in totale per 40 anni di carcere. Le ipotesi di reato vanno dalla corruzione alla rivelazione di segreto d'ufficio al peculato. I pm Luca Turco e Leopoldo De Gregorio hanno chiesto la condanna per l'ex procuratore aggiunto Antonella Duchini "in relazione all'imputazione sub 1, limitatamente all'ultimo episodio contestato, alla pena di quattro anni di reclusione; l'assoluzione perché il fatto non sussiste in relazione agli episodi di cui alle pratiche numeri 110, 142, 131, 144: Non doversi procedere in relazione agli altri episodi per prescrizione".
Ancora, sempre per Duchini "condanna in relazione all'imputazione sub 6 a 5 anni e condanna per i capi sub 3, 4 e 5 riuniti sotto il vincolo della continuazione e con rideterminazione della data di consumazione del fatto sub 4 al 28 dicembre 2016 a tre anni e sei mesi". Dodici e mezzo in tutto.
Per l'ex ros Orazio Gisabella chiesta la condanna per l'ultimo episodio contestato al capo sub 1 (fatto non non sussiste per i numeri 110,142, 131 e 144), non doversi procedere per prescrizione per gli altri reati. Condanna per i sub 2 "ritenuta la continuazione" tra sub 1 e sub 2 chiesti 5 anni. Altri 5 anni per l'imputazione sub 6. Infine per i capi sub 4 e 5 riuniti sotto il vincolo della continuazione e rideterminati aal 28 dicembre 2016, richiesti altri tre anni di reclusione. In tutto 13 anni. Per l'ex collega Costanzo Leone sempre tre anni per gli stessi "capi sub 4 e 5 riuniti sotto il vincolo della continuazione e rideterminati al 28 dicembre 2016 come data di consumazione del fatto".
Idem per l'imprenditore Carlo Colaiacovo: richiesti tre anni di reclusione per "capi sub 4 e 5 riuniti sotto il vincolo della continuazione e rideterminati al 28 dicembre 2016 come data di consumazione del fatto". Per l'imprenditore Valentino Rizzuto chiesta la condanna a quattro anni e mezzo per l'imputazione sub 6 e per Pietro Gigliotti chiesti 4 anni. Per Fabio Sinato c'è "il non doversi procedere in relazione all'imputazione a lui ascritta per essere il reato estinto per prescrizione". Idem per Ignazio Pusateri.
L'avvocato di Carlo Colaiacovo, Ubaldo Minelli, spiega che la "richiesta di affermazione della penale responsabilità nei confronti del mio assistito non è basata su elementi probatori, non essendo emersi profili di responsabilità nel dibattimento a seguito della compiuta istruttoria orale e documentale. E' una richiesta di condanna argomentata solo ed esclusivamente in via deduttiva. E' una richiesta completamente destituita di fondamento". Dall'avvocato di Giuseppe Colaiacovo (parte civile per FC Gold), il prof David Brunelli, sottolinea che "il procedimento vede imputato, tra l'altro, il noto imprenditore eugubino Carlo Colaiacovo per aver istigato Antonella Duchini, Orazio Gisabella e Costanzo Leone a rivelare notizie coperte dal segreto istruttorio riguardanti le indagini che la Procura di Perugia, nell'anno 2016, stava svolgendo nei confronti del fratello Franco e del nipote Giuseppe. Inoltre, Carlo Colaiacovo è imputato anche per aver istigato Duchini, Gisabella e Leone ad adottare un abusivo provvedimento di sequestro preventivo delle quote che la società FC Gold - difesa dallo studio legale Brunelli- appartenente a Franco e Giuseppe Colaiacovo, deteneva in Financo (holding della famiglia Colaiacovo), provocando così alla società FC Gold un ingente danno patrimoniale. Per questi fatti - conclude Brunelli - i pm all'esito di una lunga requisitoria hanno richiesto, tra l'altro, la condanna di Carlo Colaicovo a tre anni di reclusione".

Alessandro Antonini, 47 anni, giornalista professionista, è redattore del Corriere dellâ??Umbria dal 2003 e si occupa di politica, cronaca nera e giudiziaria. Ma non disdegna economia, sindacale, (m...