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Matteo Falcinelli di Spoleto arrestato a Miami. Legato mani e piedi in cella e incaprettato

Matteo Falcinelli Matteo Falcinelli

Prima immobilizzato sull'asfalto da un agente poi, legato mani e piedi in una cella di Miami e incaprettato. Matteo Falcinelli, studente di Spoleto di 25 anni che frequenta la Florida International University, all'alba del 25 febbraio è stato arrestato dalla polizia di North Miami fuori da un locale della città nello Stato della Florida. Si trovava al Dean's Gold, senza sapere che si trattasse di un locale di spogliarelliste, secondo quanto ricostruito dall'avvocato Francesco Maresca, legale della famiglia di Falcinelli. Il ragazzo avrebbe bevuto prima un drink, rifiutando le prestazioni delle ragazze, poi ha ordinato un altro giro per sè e per una giovane conosciuta lì. Prima di bere il cocktail sarebbe andato in bagno, per poi tornare ed accorgersi con non c'erano più i suoi due cellulari. Avrebbe bevuto e cercato i telefoni, dopodiché i ricordi del ragazzo si fanno confusi e da qui nasce il sospetto che in quel drink sia stata infilata la Ghb, la droga del sesso. Uscito in strada, Falcinelli ha trovato i poliziotti. "Matteo voleva andare a riprendere i suoi due telefoni rimasti nel bar e li chiedeva, ma gli agenti anziché assisterlo lo hanno invitato ad andare via", ha ripercorso ieri, domenica 5 maggio, la mamma Vlasta Studenivova, che intende ottenere giustizia per il trattamento subito dal figlio. "Poi - è andata avanti - lui ha cominciato a rivolgersi agli agenti chiedendogli perché non facessero il proprio lavoro al servizio dei cittadini, ma proprio in quel momento con un dito ha toccato il badge di uno degli agenti e da lì è partita l'aggressione e l'arresto". Falcinelli è stato, infatti, immobilizzato sull'asfalto, dove le body cam restituiscono le immagini del ragazzo steso a terra, ammanettato, mentre un poliziotto con un ginocchio gli preme il collo, come accaduto a George Floyd, morto così per asfissia. Lo spoletino è in forte difficoltà, agli agenti dice quello che dalle immagini è evidente, cioè "non sto facendo resistenza", ma nessuno sembra ascoltarlo. Poi la presunta tortura in una cella della stazione di polizia di North Miami. Le immagini (la madre si è rivolta al Quotidiano Nazionale diretto da Agnese Pini inviando il materiale video ripreso dalla body cam degli agenti) girate all'interno della stazione di polizia mostrano lo studente umbro, che frequenta la Florida International University, ammanettato dietro la schiena e poi sottoposto all'Hogtie restraint, ovvero con una cinghia gli sono stati legati i piedi alle manette già strette ai polsi, dopodiché è scattato il violento tiraggio che ha generato le inaccettabili urla di dolore di Falcinelli. In questa posizione, che può anche rivelarsi letale, il giovane è rimasto per 13 minuti. Un tempo lunghissimo che costa tuttora conseguenze fisiche e psicologiche allo spoletino.