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Perugia, la candidata sindaco Ferdinandi presenta il programma: pienone a San Francesco al Prato

Vittoria Ferdinandi Vittoria Ferdinandi, candidata sindaco di Perugia del centrosinistra

Si chiude con la canzone La sera di miracoli di Lucio Dalla con il passaggio si muove la città sparato a manetta all'auditorium di un San Francesco al Prato zeppo di persone, oltre mille tra posti a sedere, in piedi e pratino esterno.
E' il popolo di Vittoria Ferdinandi, candidata sindaco del campo largo chiamato Alleanza per la Vittoria con dentro Pd, M5s, Alleanza Verdi e Sinistra, Demos, Civici Umbri e Pensa Perugia, il progetto per la città portato avanti da Azione, + Europa e Socialisti Per Perugia. Popolo che si è stretto intorno alla sua leader nel giorno in cui è stato ufficializzato (e raccontato) il programma elettorale. "Vorrei una Perugia che torni ad avere una enorme voglia di esistere, che sappia rendere la sua anima viva, progettata e attrattiva, una Perugia che torni a pulsare di vita e di opportunità. Perugia ha una storia importante ma anche un futuro da costruire" ha affermato Ferdinandi in un lungo discorso, tutto a braccio senza mai perdere il filo. Durante la campagna elettorale "abbiamo praticato un nuovo modo di fare politica, partendo dal basso, dando ascolto ai vostri sogni e bisogni, e proprio a voi abbiamo voluto restituire il frutto di quello che abbiamo raccolto finora attraverso un grande evento pubblico invitando tutta la cittadinanza" ha spiegato rivolgendosi alle persone che hanno partecipato (in prima fila l'ex sottosegretaria all'Economia del governo Draghi, ufficializzata recentemente nelle liste di Ferdinandi, Alessandra Sartore), aggiungendo che "i programmi politici li scrivono solitamente i tecnici di partito, con noi questo non è avvenuto" perché "abbiamo scelto di ascoltare la gente avviando i tavoli di partecipazione e quelli politici delle coalizioni Patto Avanti e Pensa Perugia, con contributi sintetizzati da tecnici e esperti, condivisi e messi a valore in un unico grande programma plurale, condiviso, partecipato" ha aggiunto. Una "rivoluzione nel metodo", ricordando il percorso, con l'attraversamento di 52 quartieri della città dando vita a 25 giornate di partecipazione, per un totale oltre 100 incontri e confronti pubblici. "Abbiamo scelto di pensare la città come unico organismo, che sappia produrre benessere e qualità della vita, restituendo a tutti i cittadini il diritto alla felicità. Vogliamo rimettere al centro le persone" ha spiegato. I punti del programma? Partecipazione, una nuova idea di città e di mobilità, città inclusiva, senza barriere e visione incentrata sulle persone e il loro progetto di vita, ambiente, salute, lavoro e sviluppo, turismo, cibo sostenibile, cultura, scuola e giovani, sport, con alcuni di questi temi approfonditi successivamente da una serie di interventi. Il programma parla anche di sanità, ha spiegato la candidata, "creeremo un grande osservatorio comunale che possa tornare a svolgere un ruolo di controllo sulle prestazioni. Il sindaco è la prima autorità sanitaria e dimenticare questo significa abdicare al proprio ruolo" ha annunciato Ferdinandi, oltre a "un patto sul lavoro, attraverso l'applicazione della clausola del salario minimo" e a "un grande ufficio di progettazione europea per attrarre risorse". Ma l'applausometro è schizzato alle stelle quando Ferdinandi ha urlato a una Perugia "luogo ideale per tavoli di cooperazione internazionale per la costruzione della pace" e "città in cui anche l'antifascismo non sia più un tema di discussione tra fazioni ma un valore indiscutibile per chiunque rappresenti le istituzioni".

Nicola Uras, classe 1980, fa parte della redazione cronaca. Nato in Sardegna, a Nùoro (rigorosamente con l'accento sulla u), ha perí² ormai trascorso più di metí  della sua vita in Umbria. Laure...