L'oro nella eccezionalità dell'esperienza artistica è il motivo conduttore di una "piccola follia". Così Costantino D'Orazio ha definito il primo progetto espositivo che firma da direttore della Galleria nazionale dell'Umbria. La mostra, visitabile da mercoledì 17 aprile fino al 16 giugno, è ospitata alla Galleria Giorgio Franchetti alla Ca' d'Oro di Venezia, in occasione della Biennale d'arte e approderà a ottobre in Umbria. La via dell'oro (The golden way) è il titolo dell'originale dialogo tra sei opere antiche provenienti dalla Galleria nazionale dell'Umbria e sei opere contemporanee che appartengono appunto alla collezione veneziana Franchetti. A legare il tutto, con un forte valore simbolico, c'è il metallo puro per eccellenza che assicura accostamenti tali che permettono di riflettere al di là del tempo e dello spazio. Inoltre a rendere possibile la mostra - curata da Alessandra Mammì che ha lavorato sulle opere contemporanee e da Veruska Picchiarelli e Carla Scagliosi che hanno contribuito con la loro conoscenza del patrimonio artistico antico - c'è la collaborazione tra musei statali. L'inaugurazione di martedì 17 aprile a Venezia ha visto, infatti, intervenire oltre a Costantino D'Orazio e ai colleghi Claudia Cremonini (direttrice Galleria Giorgio Franchetti) e Daniele Ferrara (Direzioni musei del Veneto), anche Massimo Osanna, direttore generale dei musei nazionali (ministero della Cultura) che ha proprio voluto sottolineare nel suo intervento la sinergia di un sistema museale capace di mettersi in relazione e di amplificare le proprie proposte.