In Umbria nei prossimi cinque anni, dal 2023 al 2027, andranno in pensione 41 mila lavoratori, 40.700 per essere più precisi. Immaginatevi una città intera, un grande comune come quello di Città di Castello, il quarto più popoloso con i suoi 39 mila abitanti, tutto da sostituire nel mondo del lavoro. I pensionati lasceranno il 70,1% dei posti di cui complessivamente si avrà bisogno, ai livelli della media nazionale del 71,7 %. A questi vanno aggiunti 17.400 nuove occupazioni legate alla crescita economica prevista in questo quinquennio. La stima fornita dall'Associazione Artigiani e Piccole Imprese (C.G.I.A.) di Mestre è stata realizzata sulla base dei dati del Sistema informativo Excelsior di Unioncamere e Anpal.