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Da Perugia fiume di droga per Toscana, Marche, Lazio e Campania. I particolari della maxi operazione

droga eroina Droga nascosta anche nelle ruote di scorta

Le indagini per la brillante maxi operazione antidroga che ha coinvolto Perugia e diverse altre città italiane, erano iniziate nei primi mesi del 2023. Sono il seguito dell'attività del Nucleo Investigativo perugino dei mesi di giugno e agosto 2022 nel cui ambito erano stati complessivamente raggiunti, tra provvedimenti cautelari e arresti in flagranza, 45 soggetti e sequestrati 24 chilogrammi di eroina e 150mila euro in contanti. Gli investigatori, dopo l'arresto di tre cittadini nigeriani eseguiti tra febbraio e marzo 2023 a Terontola (Arezzo) e Sinalunga (Siena), trovati in possesso di oltre 1,5 kg di eroina, sono riusciti ricostruire la rete dei connazionali, stanziali a Perugia e cittadini italiani, che riuscivano a far arrivare a Perugia importanti quantità di stupefacenti direttamente dall'estero. Gli indagati sono stati a lungo intercettati. Usavano un linguaggio segreto, caratterizzato da regole ben definite e rigide. I carabinieri di Perugia, coordinati dalla Procura guidata da Raffaele Cantone, hanno fatto ricorso anche alle tradizionali attività di indagine, osservazioni e pedinamenti. La banda, molto unita e con una organizzazione piramidale, utilizzava come base logistica un'abitazione presa in affitto nel centro di Perugia presso la quale sarebbero stati stoccati e rivenduti, in pochi mesi, centinaia di chili di droga. Arrivata la droga, nell'appartamento iniziava un intenso viavai, in particolare di nigeriani, che acquistavano considerevoli quantità di sostanza stupefacente che poi veniva venduta al dettaglio attraverso decine di pusher. Una rete che alimentava le piazze di spaccio dell'Umbria, ma anche della Toscana, delle Marche e della Campania.
Per il trasporto della droga venivano utilizzati in particolare i corrieri ovulatori e in una occasione è stato accertato che uno di questi, poi arrestati, aveva ingerito 42 ovuli di eroina, trasportando mezzo chilo di sostanza. Non solo. L'associazione disponeva anche di un chimico deputato a testare le qualità dello stupefacente attraverso appositi reagenti e attrezzatura da laboratorio, prima di dare l'assenso alla conclusione dell'affare. Gli sviluppi investigativi consentivano di appurare che il principale canale di rifornimento dello stupefacente per l'associazione era il nord Europa.
Nel corso delle indagini sono stati effettuati numerosi recuperi di stupefacenti spesso operati, per ragioni di opportunità, da altre forze dell'ordine. Ad esempio il 19 marzo 2023, al valico di Bardonecchia, un uomo di origine campana veniva sottoposto a perquisizione e trovato in possesso di 36 kg di stupefacente - di cui 31 di eroina e 5 di cocaina - suddiviso in centinaia di ovuli, celati all'interno di una ruota di scorta. La settimana successiva altro maxi sequestro, stavolta in Umbria, lungo il raccordo Bettolle - Perugia. In quel caso venivano controllati 2 cittadini portoghesi che, ad altissima velocità, viaggiavano su un'autovettura che trasportava, sempre celati all'interno di uno pneumatico di scorta, 13 chili di eroina e alcune centinaia di grammi di cocaina. Qualche giorno dopo a Perugia venivano tratti in arresto nella flagranza del reato di detenzione e spaccio di stupefacenti altri 4 cittadini nigeriani e sequestrato più di un kg di eroina.
Nel corso delle indagini sono stati accertati legami tra l'organizzazione criminale e un soggetto al vertice del clan dei casalesi. L'uomo si occupava dello smercio della sostanza stupefacente. Nei suoi confronti il provvedimento cautelare è stato notificato nella Casa Circondariale di Santa Maria Capua Vetere, dove è detenuto per il reato di estorsione. Era da poco tornato in libertà dopo aver scontato una pena detentiva di oltre 20 anni a seguito di condanne per reati associativi e gravi fatti di sangue.
Il gip di Perugia per 10 degli indagati è stata emessa la misura della custodia in carcere, per 3 gli arresti domiciliari presso l'abitazione di residenza e per altri 11 l'obbligo di presentazione quotidiana alla polizia giudiziaria territorialmente competente. Nel corso delle indagini, oltre ai sequestri, è stato tracciato e contestato agli indagati un traffico complessivo di circa 250 chili di droga, immessa sul territorio nazionale, per un valore di mercato al dettaglio stimato in 15 milioni di euro. Nel corso della maxi operazione, i carabinieri hanno effettuato perquisizioni domiciliari che hanno consentito di rinvenire e sequestrare in una delle abitazioni 624 gr di cocaina, 4,7 chili di marijuana e oltre 20mila euro in contanti, somma ritenuta verosimilmente provento dell'attività illecita. Sono stati arrestati in flagranza di reato 5 nigeriani che sono stati deferiti alla Procura della Repubblica competente per territorio. Inoltre sono stati sequestrati diversi supporti informatici che saranno oggetto di successivi accertamenti. Dei 24 soggetti che al momento risultano coinvolti, 4 sono irreperibili e nei loro confronti sono scattate le ricerche in ambito internazionale.


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