Noah Lewis si è preso il Grifo in un amen. Qualche allenamento in prova a gennaio per convincere definitivamente la società a puntare su di lui. Fino al 2026. Per persuadere il tecnico Formisano a farne un elemento imprescindibile della difesa biancorossa. Il centrale classe 2000 formatosi nelle giovanili del Feyenoord e che domenica con l'Olbia potrebbe rifiatare a scopo precauzionale, non si pone limiti. Nell'immediato come in futuro. Ambisce a crescere sempre di più e ad aiutare il Perugia a vincere.
Lewis, come si è concretizzata l'opportunità di firmare per il Grifo?
"Dopo l'esperienza maturata a Dublino nel St. Patrick, sono stato senza contratto per qualche mese. Ad un certo punto il mio procuratore mi ha informato dell'interesse del Perugia. Sono stato in prova e poi la società ha puntato su di me".
"Dopo l'esperienza maturata a Dublino nel St. Patrick, sono stato senza contratto per qualche mese. Ad un certo punto il mio procuratore mi ha informato dell'interesse del Perugia. Sono stato in prova e poi la società ha puntato su di me".
Com'è stato il primo impatto con il club?
"La sera in cui sono arrivato, ho visitato il museo. Claudio (Giulietti, ndr) mi ha fatto vedere tutti i cimeli, i trofei. Ho conosciuto la storia di questa società".
"La sera in cui sono arrivato, ho visitato il museo. Claudio (Giulietti, ndr) mi ha fatto vedere tutti i cimeli, i trofei. Ho conosciuto la storia di questa società".
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