Per aprire questo sito web è necessario che javascript sia abilitato, correggi le impostazioni del tuo browser e ricarica la pagina. Buona lettura!

Morto Daniele Rossetti, lutto a Città della Pieve. Un malore ha colpito l'ex portiere a 48 anni

Daniele Rossetti Daniele Rossetti

Lutto nella comunità di Città della Pieve: nella notte tra giovedì 21 e venerdì 22 dicembre è morto, a causa di un malore improvviso, Daniele Rossetti. II 48enne, residente nella frazione di Moiano, era un dipendente di Tsa (Trasimeno servizi ambientali) e uomo di sport a 360 gradi. "E' una tragica notizia che ci lascia attoniti e sgomenti - ha sottolineato il presidente di Tsa, Cristian Betti, in una nota in cui esprime il cordoglio di tutta l'azienda insieme al consigliere delegato Alessio Lutazi e al consiglio di amministrazione - Ci stringiamo ai suoi cari in questo momento di immenso dolore". Messaggio di cordoglio è arrivato pure dal sindaco di Città della Pieve, Fausto Risini, a nome dell'amministrazione comunale e di tutta la cittadinanza. Nella mattina di sabato 23 dicembre, alle 11, sono in programma i funerali a Moiano. Rossetti, che lascia la moglie e una figlia di 10 anni, era stato portiere in tantissime squadre di Umbria e Toscana, e adesso che aveva appeso i guanti al chiodo non aveva abbandonato il prato verde. Quest'anno ricopriva il ruolo di preparatore dei portieri dell'Olimpic Sarteano (seconda categoria toscana), che ha voluto ricordare "il nostro amato Gattone. Siamo sconvolti e senza parole. Non riusciamo a esprimere tutto il dolore che proviamo per la perdita per il nostro amico Daniele, uomo di una passione unica che lascia un grandissimo vuoto dentro ognuno di noi. La nostra più sentita vicinanza va alla famiglia in questo duro momento. Ciao Gattone, ti promettiamo che non perderemo nessuno dei tuoi pallini gialli". Ma è tutto il mondo del calcio a cavallo tra Trasimeno e bassa Toscana a esprimere il proprio dolore. La Polisportiva Moiano ha voluto ricordare "il ragazzone buono. Arrivato tanti anni fa a Moiano per il calcio e rimasto per amore. Per anni ha indossato la maglia rossoblù, prima come portiere e poi come preparatore. Era una bella persona". E ancora, dalla Pievese al Cetona, dal Chiusi al Chianciano, passando per il Pò Bandino e l'Acquaviva. In tanti hanno voluto dire addio al gattone, l'amico di tutti.

Gabriele Burini, classe 1999, in attesa dell'esame da professionista. Cresce dando calci ad un pallone e con il sogno di esordire in Serie A, ma capisce presto che negli stadi sarebbe entrato solament...