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Perugia, il cane Lea trova un tartufo bianco da mezzo chilo: valore attorno ai 2 mila euro

Lea con il tartufo Lea e il tartufo da record

Oltre mezzo chilo di tartufo bianco è stato trovato dalla cagnetta Lea in un bosco nelle vicinanze di Perugia. Il lagotto romagnolo di sei anni da poco mamma di sei cuccioli, non è nuova a imprese del genere per il nero e lo scorzone, ma un pezzo unico di tartufo bianco è la prima volta. Il valore di mercato, secondo il raccoglitore Roberto Calesso, è attorno ai 2.000 euro. Questa è la stagione specifica per il bianco, dopo il caldo e le prime piogge. Anche per tartufaio non è usuale una tale dimensione, almeno in queste zone. Naturalmente non rivelerà mai il luogo preciso, parla generalmente di "intorno a Perugia".
Ma non è finita, perché nella stessa giornata Calesso ha trovato altri tartufi bianchi, per un totale di oltre un chilo. L'Umbria è tra le ragioni d'Italia dove sono maggiormente praticate la ricerca e cavatura del tartufo. La ricerca del fungo ipogeo avviene soprattutto in questa stagione, in un periodo variabile che va da settembre a dicembre, quando le condizioni climatiche sono favorevoli per la crescita. Per la ricerca i tartufai utilizzano cani addestrati fin da cuccioli, loro sono in grado di individuare il tartufo anche a decine di metri di distanza. E, una volta fiutata la preda, si scava delicatamente con l'ausilio di un'apposita vanga, per evitare di danneggiarla. "La raccolta del tartufo è un arte delicata - dicono gli esperti -, che richiede molta esperienza ed attenzione da parte del tartufaio, al fine di garantire la massima qualità del prodotto".

Nata a Perugia, classe 1963, Sabrina Busiri Vici è laureata in Scienze Politiche all'Università degli studi di Perugia. Giornalista professionista dal 1998. Nel 2005 entra nella redazione del Corrie...