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Umbria, 23 sindaci si mobilitano in difesa dell'ambiente

Percorsi di montagna dell'Umbria Fa discutere il provvedimento che riapre i percorsi di montagna ai veicoli a motore

La liberalizzazione ai veicoli a motore sui sentieri e le strade di montagna fa alzare la bandiera della cassetta postale di palazzo Donini. 23 sindaci scrivono ai vertici della Regione per protestare contro la modifica della legge 28 del 2011. Uno scritto da parte dei primi cittadini di Allerona, Assisi, Baschi, Castel Viscardo, Castiglione del Lago, Città di Castello, Corciano, Costacciaro, Fossato di Vico, Guardea, Gubbio, Monte Santa Maria Tiberina, Montecchio, Narni, Paciano, Pietralunga, San Giustino, San Venanzo, Scheggia e Pascelupo, Sigillo, Spello e Spoleto che vuole "segnalare le gravi conseguenze del provvedimento approvato nell'ambito della sessione di Bilancio 2024-2026, con l'approvazione dell'emendamento a firma della consigliera Manuela Puletti (Lega) che limita il divieto di transito ai veicoli a motore nei sentieri, mulattiere, viali parafuoco e piste di esbosco e di servizio ai boschi e pascoli solo se nella viabilità in questione sono esposti i cartelli recanti tale divieto". Appena la suddetta normativa entrerà in vigore, con la segnaletica richiesta ancora non installata, continuano i sindaci, "tutta la viabilità minore dei nostri territori diverrà di fatto percorribile dai veicoli a motore. Per impedire che ciò avvenga, in particolar modo con riferimento alla viabilità principalmente utilizzata dal turismo slow, legato alla sentieristica religiosa e naturalistica che caratterizza la nostra Regione le nostre Amministrazioni dovranno, in tempi estremamente brevi, investire risorse di cui non dispongono per le manutenzioni dei tratti di competenza comunale, nonché dotarsi di tabelle i cui contenuti non sono stati ancora definiti dal legislatore regionale". Nella lettera i primi cittadini parlano anche "dei migliaia di tracciati ricadenti nei nostri territori, che solo per essere censiti, richiederanno uno sforzo notevole ai nostri uffici comunali, già stremati e oberati di lavoro soprattutto con riguardo alle progettazioni e alle rendicontazioni Pnrr. Ad aggiungersi alla protesta, i consiglieri regionali di minoranza, Simona Meloni, Michele Bettarelli, Fabio Paparelli e Tommaso Bori (Pd), Thomas De Luca (M5S), Andrea Fora (Patto civico per l'Umbria), Donatella Porzi e Vincenzo Bianconi (Gruppo misto) che, in una nota congiunta, parlano di "un atto approvato frettolosamente", e che sono disponibili "alla rivalutazione dell'atto con una legge bipartisan che vada oltre la propaganda". Non si fa attendere la risposta di Manuela Puletti (Lega), che si scaglia in particolare contro Bettarelli, che - a suo dire - "strumentalizza i comuni di sinistra mistificando la realtà", con le mosse dem "un'alzata di scudi in vista delle prossime regionali".

Luca Bernardini, classe 1996, è cresciuto in terra viterbese a pane, De André e Deep Purple. Tra una laurea e l?altra (lettere e filologia moderna), sei mesi in Argentina a Rosario, mantenendo la tr...