Negozi chiusi, case inagibili e da demolire, cittadini che vivono in palestra, da amici e familiari, in attesa di trovare affitti a prezzi ragionevoli. E' una Pasqua completamente stravolta per i cittadini di Pierantonio, frazione del Comune di Umbertide, che il 9 marzo è stata colpita da una serie di forti scosse di terremoto. A un mese esatto dal sisma tante famiglie non hanno più un lavoro e un'abitazione.
"Mio marito e mio figlio sono vivi per miracolo". La testimonianza di Lucia Cautiero, mentre ripercorre gli istanti che hanno mandato all'aria anni di sacrifici, è di quelle che fanno venire i brividi. "Avevamo comprato un pezzo di un casolare a settembre e adesso abbiamo perso tutto, perché dovrà essere distrutto - racconta -. Abbiamo passato le prime settimane in palestra, adesso siamo ospiti di un amico di mio figlio per passare una Pasqua un po' più serena. Ma dopo la festività vogliamo un aiuto concreto nel cercare una nuova casa, perché gli affitti non si trovano e c'è tanta speculazione. Siamo tutti disagiati, in palestra vivono ancora troppe persone e basta guardarle negli occhi per vedere la loro sofferenza". Lucia ricorda ancora gli attimi della prima scossa: "Loro (riferendosi al marito e al figlio, ndr) erano in casa e sono vivi per miracolo. Hanno sentito il boato e sono stati alzati di venti centimetri da terra. Mentre provavano a uscire di casa il portone non si apriva perché era rimasto incastrato. Sono tutt'ora sotto shock. La casa andrà demolita, non c'è niente da fare".