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Scambia l'infarto per un'indigestione: infermiere 118 condannato

Il tribunale penale Il tribunale penale di Perugia

Un infarto scambiato per gastroenterite, la decisione di inviare un'ambulanza non medicalizzata, un uomo che muore durante il tragitto verso l'ospedale di Perugia perché non c'era un defibrillatore per salvarlo. Era il giorno di Natale del 2017 quando il 55enne residente a Monteluce perse la vita perché qualcuno pensò che avesse mangiato troppo e non che avesse un attacco cardiaco acuto nonostante la presenza di una pregressa ipertensione arteriosa. Per quella morte ieri il tribunale di Perugia ha condannato a 8 mesi (pena sospesa) uno dei due infermieri accusati di omicidio colposo. Si tratta del centralinista del 118. Assolta invece l'infermiera che andò a casa del paziente. Il pm, Massimo Casucci ...

Francesca Marruco, classe 1980, giornalista professionista è redattrice al Corriere dell'Umbria. Si occupa principalmente di cronaca nera e giudiziaria. Dalla pandemia in poi, che ha costretto tutti ...