Due arresti da parte dei finanzieri del Gruppo di Terni che nella notte fra venerdì 1 e sabato 2 marzo, intorno alle 2, sono entrati in azione nella zona di Cesi-San Biagio, già battuta nelle scorse settimane dai carabinieri con un'attività di bonifica. I militari delle fiamme gialle hanno notato un soggetto al volante di un'auto che, dopo aver spento i fari, ha imboccato un viottolo che conduce verso la montagna. Poco dopo la vettura è tornata indietro e, insieme al conducente, c'era anche un passeggero. Scontato l'alt: l'uomo al volante è risultato avere circa 30 anni ed essere di Rivodutri (Rieti), mentre il passeggero un 20enne senza fissa dimora originario del Marocco. Nell'auto, sotto il sedile lato passeggero, c'era un involucro con dentro un blocco di cocaina del peso di 56 grammi. I due sono stati così arrestati in flagrante per detenzione di droga a fini di spaccio e messi a disposizione del pm Giorgio Panucci. L'udienza di convalida si è tenuta sabato mattina di fronte al tribunale di Terni - giudice Biancamaria Bertan - che ha convalidato quanto eseguito dalla Finanza e disposto il divieto di dimora in provincia di Terni per il 20enne straniero e l'obbligo di firma per tre volte la settimana, oltre all'obbligo di dimora in casa dalle 20 alle 7 e di non allontanarsi dal Comune di residenza, per il 30enne di Rivodutri. La zona di Cesi-San Biagio è da tempo nota come piazza di spaccio, condotto nella maggior parte dei casi da soggetti di origini straniere che sanno come
muoversi nella boscaglia, fra accampamenti più e meno improvvisati e nascondigli. Diversi i clienti che sanno ormai cosa fare per rifornirsi. Non l'unica piazza di spaccio "boschiva" del territorio, perché ad esempio a Mezzelvetta - fra Marmore e Piediluco - i traffici sembrano avere ancora una certa costanza.