Il Corriere dell'Umbria è tornato alle sue origini, lì dove tutto è nato. Il 15 maggio del 1983 il numero zero di 8 pagine e pochi giorni dopo, il 18, l'uscita ufficiale in tutte le edicole della regione. Dopo Perugia, Foligno, Città di Castello, Todi e Terni la mostra storica dei 40 anni del Corriere è approdata alla biblioteca Sperelliana, scrigno di cultura per eccellenza della città di Gubbio. Cinquanta pannelli per ripercorrere quarant'anni di vita degli umbri, un'occasione per rileggere le vicende che hanno segnato la regione. La cronaca nera, la politica, le singole storie diventate casi nazionali, il racconto della vita quotidiana, i dolori ma anche le gioie di un popolo fiero, di grande forza e dignità, il riassunto di quattro decenni che sono già storia, un percorso cronologico attraverso le prime pagine del giornale. Lunedì 6 maggio, il Corriere Live per aprire la mostra ed il nuovo format Corriere Forum, evento che ha inaugurato l'iniziativa, in questo caso il dibattito di stretta attualità, con i candidati sindaco alle amministrative dell'8 e 9 giugno. Tanti coloro che hanno voluto partecipare, l'ex Refettorio non è riuscito a contenere il pubblico presente che poi ha affollato le sale della biblioteca nella quale è stata allestita l'esposizione. In mostra anche i primi strumenti del mestiere, macchine da scrivere con le quali si sono confrontati i redattori pionieri dell'epoca, sino ad arrivare ai giorni nostri all'era digitale che tutto divora con estrema velocità. Al passo con il tempo e con i tempi, questa la forza del quotidiano, del Corriere dell'Umbria ora guidato dal direttore responsabile Sergio Casagrande, a capo del Gruppo Corriere, informazione punto di riferimento per la regione, voce importante nel panorama nazionale, come ha dimostrato il saluto del presidente della Repubblica Sergio Mattarella a inizio celebrazioni per i 40 anni e proiettato in Europa, grazie anche alla mostra tenutasi a Bruxelles. Ora a Gubbio l'occasione di tornare dove tutto ebbe inizio. La mostra itinerante proseguirà a Gubbio sino alla fine della settimana e chiuderà le celebrazioni dedicate al quarantennale.