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Umbria regione da cervelli in fuga: stipendi troppo bassi, sempre più laureati se ne vanno

cervelli in fuga

Se ne vanno. Aumentano sempre più i cervelli che lasciano il Cuore Verde. Sono stati 756 i "cervelli" umbri in fuga nel 2022. Il dato sui 18-39enni che sono emigrati e sono stati cancellati dall'anagrafe è stato elaborato dalla Cgia di Mestre, su stime Istat. La tendenza è in aumento. Nel 2021 erano 312 i laureati scappati dal Cuore Verde, segnando un'inversione di tendenza rispetto al 2020 (552). Ma la curva, a parte quest'ultima flessione, è stata in continua ascesa negli ultimi lustri: 109 nel 2011, 290 nel 2015, 443 nel 2018, 463 nel 2019. Anche l'Agenzia Umbria ricerche conferma l'aumento, che nella regione è da record nazionale. "Particolarmente preoccupante - è scritto nell'ultimo dossier sulla demografia - è l'esodo all'estero dei laureati che, negli ultimi dieci anni, si è intensificato in tutta Italia, in modo territorialmente diffuso. In Umbria il fenomeno è decuplicato: nel 2020 decide di andare all'estero un giovane laureato dai 25 ai 39 anni ogni trecento giovani che vivono in Umbria (nel 2011 tale proporzione era uno a tremila). Quelli che invece trasferiscono la propria residenza in Umbria aumentano con un ritmo molto più contenuto (sono passati dallo 0,2 allo 0,8 per mille nello stesso periodo). Nel 2011 dunque la situazione umbra era di quasi equilibrio (il saldo era di -19 unità). A distanza di dieci anni si è avuto un ampliamento consistente del saldo negativo (passato a -306 unità), tanto da collocare l'Umbria al primo posto nella graduatoria delle regioni italiane per tasso di crescita nel decennio di esodi netti". Tra le principali cause dell'esodo, ci sono le condizioni economiche, ossia "l'inadeguato livello degli stipendi netti dei giovani che, molto inferiore rispetto a quello di altri paesi Ocse, in Umbria risulta ancora più basso (i redditi da lavoro dipendente privato degli under 35 risultano inferiori del 5,8% rispetto all'Italia e del 14,4% rispetto al Centro-Nord). L'Umbria, prima in classifica tra le regioni italiane con la più alta quota di lavoratori sovra istruiti, denuncia un tasso di crescita dell'esodo di giovani particolarmente alto, il più alto rispetto alle altre realtà italiane nell'ultimo decennio, se si considerano i laureati che vanno all'estero".

Alessandro Antonini, 47 anni, giornalista professionista, è redattore del Corriere dellâ??Umbria dal 2003 e si occupa di politica, cronaca nera e giudiziaria. Ma non disdegna economia, sindacale, (m...