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Una regione in rosa, a Perugia una tavola rotonda e l'inaugurazione della mostra sul Giro d'Italia

mostra giro d'italia

La storia, le storie del Giro e l'Umbria. C'è un filo rosa che lega le città, i paesi e il territorio con la corsa a tappe più bella e il nostro giornale. Domani, venerdì 10 maggio, è il grande giorno dell'attesissima cronometro Foligno-Perugia, oggi, giovedì 9, invece tocca a noi. Con un doppio evento: l'inaugurazione della mostra dedicata al Giro d'Italia nella regione in occasione dei 40 anni del Corriere dell'Umbria e il dibattito nel Salone d'Onore della Regione a Palazzo Donini con i grandi protagonisti del ciclismo umbro. L'appuntamento è alle 11 quando nella prestigiosa sede dell'edificio più importante di corso Vannucci gli ex professionisti delle due ruote umbre racconteranno il Giro d'Italia. Inizierà Paolo Alberati ,ciclista professionista per quindici stagioni tra Strada e Mountain Bike. Nato a Perugia vive oggi sull'Etna, quando ancora in attività scoprì la Sicilia come meta dei suoi allenamenti invernali e ne rimase incantato. Laureato in Scienze Politiche con una tesi storica su Gino Bartali, poi diventata il film Rai "Gino Bartali l'Intramontabile", Paolo è giornalista e scrittore per la casa editrice Giunti. Oggi è manager sportivo e allenatore di ciclisti professionisti e dilettanti. Con Alberati ci sarà Monia Baccaille, marscianese, due volte campionessa italiana in linea e 10 su pista, più volte convocata per i mondiali su strada con una partecipazione anche alle Olimpiadi di Londra. E' stata testimonial della Provincia di Perugia con 8 gettoni al Giro d'Italia. Poi Fortunato Baliani, folignate, è stato professionista dal 1998 al 2014. Agile scalatore, nelle tappe alpine del Giro d'Italia è stato spesso all'attacco. Nel 2006 è transitato per primo sul Passo Pordoi, passaggio che è ricordato in una stele situata sul posto, dove sono impressi in una lista tutti coloro che, nella storia del Giro, sono transitati per primi su questo valico alpino. E siamo a Eros Capecchi, nativo di Castiglione del Lago, ha vinto una tappa del Giro nel 2011, quella dell'arrivo a San Pellegrino Terme. E' stato gregario di Ivan Basso e Vincenzo Nibali nell'anno del suo trionfo al Giro. Il ct Paolo Bettini lo ha convocato ai campionati del mondo di Valkenburg. Ha vinto pure una tappa della Vuelta. Garantita anche la presenza di Massimiliano Gentili. Folignate, ha partecipato a due Giri d'Italia e ha ottenuto un prestigioso nono posto finale alla Vuelta. Infine Roberto Chiappa, nativo di Terni (oggi vive a Torino), pistard italiano, è forse il ciclista umbro più famoso. Nel 1993 è stato campione del mondo nel tandem con Federico Paris. Ha vinto 49 titoli italiani tra velocità, velocità a squadre, keirin e tandem, ha partecipato a quattro edizioni dei Giochi Olimpici. Ha detenuto la migliore prestazione italiana sui 200 metri lanciati (9"94), ottenuta in Coppa del mondo a Colorado nel 1994 fino al 23 maggio 2021. Ha vinto 21 prove di coppa del mondo. Il dibattito sarà preceduto dai saluti istituzionali di Donatella Tesei, presidente della Regione Umbria, Domenico Ignozza numero uno del Coni regionale e Massimo Alunni, presidente del Comitato regionale della federciclismo. Sergio Casagrande, direttore responsabile del Corriere dell'Umbria e dei quotidiani del Gruppo Corriere curerà l'introduzione dei lavori e precederà l'intervento di Nicola Uras, giornalista del Corriere dell'Umbria e curatore della mostra storica Una regione in rosa, 40 anni di cronache sportive sul Giro d'Italia che sarà inaugurata subito dopo. Venerdì 10 maggio toccherà, invece, ai protagonisti del Giro. La tappa numero 7 parte da Foligno, città ormai legatissima alla manifestazione, per arrivare nel centro di Perugia. La prima crono individuale è considerata una prova severa. Una prima parte di 32 km lunga e pianeggiante a precedere la salita che porta nel capoluogo umbro. E' Casaglia il grande snodo della crono: qui si decidono molte cose, qui è vietato sbagliare e sempre qui si possono emettere i primi verdetti sullo stato di forma dei protagonisti della carovana rosa. Anche in considerazione di quanto accadrà nel giorno successivo, quando Spoleto (sì, ancora Umbria protagonista) ospiterà partenza della tappa numero 8 dove si corre quasi sempre in salita, a cominciare da Forca di Cerro in un classicone appenninico caratterizzato da curve e tornanti dove Pogacar, il vincitore designato in partenza dell'edizione 107, potrebbe allungare ancora in classifica. Già, lo sloveno. Sarà uno spettacolo vederlo correre tra le nostre città. Lui, il nuovo Merckx, il Cannibale che può puntare senza se e senza ma al bis Giro-Tour, una doppietta che manca da 26 anni.

Luca Mercadini, vicecaporedattore, è responsabile dello Sport del Corriere dell'Umbria e fa parte dell'ufficio di direzione della redazione centrale del Gruppo Corriere. Ha iniziato come collaborator...