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Capitale della cultura 2026, Sergio Casagrande sulle candidature umbre: "Occasione da non sprecare"

Sergio Casagrande

Non c'è solo Todi in Umbria nella lista di 26 città e unione dei Comuni che hanno inviato la manifestazione d'interesse per il bando Capitale italiana della cultura 2026. Tra queste, infatti, è presente anche l'unione dei Comuni dell'Olio e del Sagrantino. Sergio Casagrande, direttore del Gruppo Corrriere, spiega: "Lunedì abbiamo ospitato una proposta di Giuseppe Cerasa che è il responsabile delle guida di Repubblica e ha da poco ricevuto la cittadinanza onoraria a Todi. Quest'anno l'Umbria era rimasta a mani vuote dopo essersi presentata con più città per il 2025. Questo capita perché più candidate si fanno concorrenza tra loro e non sempre va bene. La possibilità di ottenere il riconoscimento di capitale della cultura è un'occasione da non sprecare, oltre che un onore, perché si porta dietro finanziamenti, eventi e soprattutto turisti".

Gabriele Ripandelli, classe 1999, perugino. Laureato in Comunicazione pubblicitaria all'Università Stranieri di Perugia, impegnato nella magistrale all'ateneo Roma 3. Da sempre appassionato di giorna...