I deputati del Partito Democratico in conclave a Gubbio. Oggi, giovedì 18 maggio, e domani, va in scena il seminario organizzato dal Gruppo parlamentare della Camera, riservato ai suoi componenti. Grande assente la segretaria nazionale, Elly Schlein. Stando alle indiscrezioni è la sua risposta alla scelta della location, il Park Hotel ai Cappuccini con spa firmata Messegué, che fu la sede della scuola di formazione politica di Forza Italia. Secondo la versione ufficiale, invece, deve rispettare impegni che aveva già preso, tra cui alcuni proprio in Umbria. Resta la sostanza: seminario dei parlamentari dem, senza la loro segretaria nazionale. Interverrà in collegamento per il discorso di chiusura, in pieno stile Berlusconi.

Considerata l'ormai imminente tornata elettorale delle Europee, i lavori sono concentrati sui temi della politica internazionale e sul ruolo dell'Ue, dall'agenda economica e sociale, a quelli che sono stati definiti "i sogni di egemonia culturale della destra e la propaganda di governo". Tra i relatori esponenti del mondo dell'università, del giornalismo, dell'associazionismo e delle fondazioni culturali.

Tre le sessioni previste: "Dove va il mondo. tra guerre e pace, l'Europa di Ventotene", con Pietro Benassi, Francesca Mannocchi, Nadia Urbinati, Franco Vaccari. Poi "La destra al potere: tra propaganda e sogni di egemonia", Daniela Preziosi intervista Silvio Pons, Ernesto Preziosi, Livia Turco. E infine "Un patto tra generi e generazioni, un'altra idea di futuro", con Leonardo Becchetti, Linda Laura Sabbadini, Nicolas Schmit. Poi le conclusioni di Elly Schlein.

Più che un seminario, sembra un vero e proprio conclave. I deputati sono partiti dal centro di Roma tutti insieme, in pullman, anche se alcuni si sono mossi in maniera autonoma, magari perché dovranno lasciare i lavori in anticipo o per precedenti impegni già fissati. Non c'è Enrico Letta, già segretario e premier, negli Stati Uniti per una missione sul rapporto strategico Ue sul mercato unico. L'hotel è blindato, impedito l'ingresso ai "non autorizzati", spiegano gli addetti alla sicurezza all'ingresso. Non sono previste, inoltre, conferenze stampa o interviste. Le cronache politiche dei numerosi giornalisti sul posto, dunque, saranno frutto di indiscrezioni e commenti.