Il caso
Un momento dei controlli nell'ex pizzeria di Terni
Per loro era come casa e bottega. Si erano accampati nei locali dismessi dell’ex pizzeria Il Tempio di via Cristoforo Colombo da cui uscivano per le loro scorribande notturne. Uno dei tre è stato sorpreso dalle forze dell’ordine mentre dormiva per terra con la testa sullo zaino. All’interno c’erano soldi, un Rolex da donna da 6 mila euro ed altri oggetti rubati. Dopo le segnalazioni di alcune liti tra nordafricani, giovedì 2 ottobre, la Questura di Terni ha predisposto un servizio straordinario di controllo del territorio che ha visto operare insieme la polizia di Stato, i carabinieri, la guardia di finanza e la polizia locale.
L’intervento, diretto dal commissario Valentini, si è concentrato sui locali abbandonati di via Cristoforo Colombo, segnalati dai residenti come luogo di occupazioni abusive e punto di ritrovo di persone poco raccomandabili. All’interno della struttura sono stati rintracciati tre stranieri, privi di titolo per l’occupazione dei locali e già noti alle forze dell’ordine: due tunisini di 21 e 27 anni ed un marocchino di 27. Dagli accertamenti è emerso che due di loro avevano precedenti penali per rapina e reati inerenti lo spaccio di sostanze stupefacenti.
Durante i controlli, uno di loro è stato trovato in possesso di diversi beni di valore, tra cui orologi preziosi, telefoni cellulari, una collana in oro, un tablet e valuta straniera, rubati poche ore prima da un’auto in sosta. La refurtiva, comprese le corone norvegesi rubate per un valore di un migliaio di euro, apparteneva ad una famiglia che era di passaggio a Terni, per salutare dei parenti, ed era diretta in Norvegia. La refurtiva è stata restituita ai legittimi proprietari. Il tunisino è stato denunciato per ricettazione e invasione di edifici mentre gli altri due soltanto per quest’ultimo reato. Successivamente la struttura è stata sgomberata e restituita al legittimo proprietario dopo l’intervento sul posto del personale dell’Asm che ha provveduto alla rimozione delle masserizie e degli effetti personali lasciati dagli occupanti abusivi.
I tre stranieri sono stati messi a disposizione dell’autorità giudiziaria. Due di loro, già destinatari di precedenti provvedimenti del questore, sono stati accompagnati in un Centro di permanenza per i rimpatri. “L’operazione, nata da tempestive segnalazioni dei cittadini e condotta in stretta sinergia da tutte le forze di polizia del territorio, testimonia l’attenzione costante rivolta alla tutela della sicurezza urbana e al contrasto delle occupazioni abusive e dei reati predatori, con l’obiettivo - fa sapere la Questura - di garantire maggiore tranquillità alla collettività”.
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