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Il caso

Vertenza Gls, riaperta la trattativa dopo l'incontro con il sindaco di Terni. Revocato lo sciopero. Ora si torna al lavoro

L'azienda si è impegnata a riconoscere le spettanze richieste dai lavoratori e nel corso dei prossimi giorni si arriverà alla firma dell'accordo

23 Aprile 2025, 22:52

lotta sciopero terni gls

I lavoratori Gls in lotta a Terni

Svolta nella vertenza Gls grazie alla mediazione del sindaco Bandecchi e dell’assessore Cardinali. La trattativa tra le parti, con il coinvolgimento della società che opera in franchising per conto di Gls, è stata riaperta con il riconoscimento delle spettanze richieste dal sindacato Usb. Lo sciopero è stato revocato e da giovedì 24 aprile riprenderà regolarmente il lavoro mentre la prossima settimana sarà formalizzato l’accordo con la partecipazione del Comune.

“Il problema va risolto e rapidamente”. Più volte l’ha detto il sindaco Stefano Bandecchi sia davanti ai lavoratori che davanti ai sindacati. Si parla della vertenza della Gls, la società di consegne contro cui i dipendenti, da giorni in sciopero, puntano il dito “perché - dicono - l’azienda si rifiuta di pagarci l’indennità di trasferta, sottraendo dalle buste paga circa 350 euro, oltre a costringerci ad utilizzare mezzi che necessiterebbero di manutenzione, uno infatti ha preso fuoco recentemente. E come se non bastasse non ci è stata rinnovata la copertura sanitaria”. Da qui lo sciopero e la minaccia di licenziamenti. Mercoledì 23 aprile, a Terni, Bandecchi e l’assessore allo Sviluppo economico Sergio Cardinali hanno incontrato dapprima una delegazione dei lavoratori della Gls a palazzo Spada, poi, in Provincia, azienda e sigle sindacali. “E’ fondamentale che a Terni non si perdano posti di lavoro, ma è anche fondamentale che le aziende rispettino i mandati che hanno avuto”. Così il sindaco ha aperto gli incontri.

“Le istanze presentate dai lavoratori sono giuste – ha aggiunto Bandecchi. Siamo venuti a conoscenza che in altre sedi in Umbria alcuni problemi sono stati risolti e che nel Lazio pare ci siano stati degli accordi poi non rispettati. Incontreremo la proprietà, abbiamo già contattato la sede principale della Gls, con loro abbiamo un rapporto aperto e continueremo a trattare. È un problema che converrebbe a tutti risolvere molto rapidamente perché non ci rimetterebbero tanto i lavoratori quanto gli imprenditori”. I lavoratori hanno poi definito l’incontro “proficuo”: “Aspettiamo una soluzione che ci riporti al lavoro in maniera dignitosa”.

Sulla vicenda è anche intervenuta con un nota la Filt Cgl Umbria: “Il sito della Gls di Terni ci preoccupa, sia in termini produttivi che occupazionali. Un’azienda – dice la sigla sindacale - che licenzia e non applica solidarietà. Noi, come Filt Cgil, stiamo chiedendo ormai da tempo che sia applicato il principio della solidarietà. Il nostro motto in questo momenti di crisi aziendale è lavorare meno ma lavorare tutti. Invece si minaccia la chiusura dell’impianto e licenziamenti che non condividiamo nella maniera più assoluta. Siamo disposti anche a comprendere il calo temporaneo del lavoro – prosegue la Filt Cgil Umbria –, ma questo non deve pesare prevalentemente sull’occupazione. Vanno difesi i posti di lavoro ed il sito ternano. Diciamo a Gls Terni che, se non è più in grado di gestire il sito, lo ceda affinché possa essere rilevato immediatamente da aziende più solide e robuste, che diano ancora più garanzie a lavoro, salario e produzione. Chiediamo un tavolo congiunto ufficiale e non ufficioso con le istituzioni regionali e provinciali e con l’azienda per avere lumi sulle reali condizioni”. Richieste che alla fine sono state accolte.

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