Siderurgia
Lo stabilimento dell'Ast di viale Brin
ll progetto di rilancio annunciato dal gruppo Arvedi al sindacato e alle istituzioni locali e nazionali nell'aprile del 2022 rimane inalterato, con l’obiettivo della proprietà di farne nel più breve tempo possibile il primo produttore di acciaio inossidabile d’Europa. Lo scrive in una lettera inviata ai dipendenti il cavaliere Giovanni Arvedi. Per il presidente sono stati tre anni di intenso lavoro, svolto con grande impegno da tutto il personale Ast e delle altre aziende del gruppo. Gli investimenti lanciati e in corso di realizzazione ammontano a 325 milioni, di cui 160 realizzati e 165 in corso, oltre ad altri 232 milioni che saranno lanciati nel 2025 mentre “ulteriori 411 milioni per la produzione di acciaio magnetico rimangono ancora parte integrante del piano industriale di rilancio”.
Gli interventi sono finalizzati a ridurre l'impatto ambientale e aumentare l'efficienza energetica; potenziare e ottimizzare la capacità produttiva; riqualificare gli impianti produttivi; migliorare le condizioni di sicurezza sul lavoro. Le difficoltà, gli ostacoli, la situazione geopolitica non sono mancati. “Oggi, dopo tre anni, nonostante le difficoltà del mercato e la mancata definizione di un accordo di programma gli impegni aziendali ad investire per il rilancio dell'azienda ed il mantenimento dei livelli occupazionali sono stati realizzati senza alcun rallentamento e il percorso di rilancio dell'azienda è quindi proseguito con determinazione”. Il cavaliere segue l’elenco degli investimenti: 107 milioni di euro in ambiente e sicurezza, 67 milioni per la decarbonizzazione e l’efficientamento energetico, a 215 milioni per lo sviluppo delle capacità produttive di laminato a freddo e la riorganizzazione dei centri di servizio e distribuzione, (di cui 92 realizzati, 36 in sporco e 8 da lanciare), 60 milioni per la riqualificazione degli impianti e il miglioramento della qualità. Per l’anno 2025 per la divisione Fucine è previsto un piano di investimenti di 4 milioni finalizzato ad un aumento della capacità produttiva attuale di circa il 20% che interessa principalmente la produzione di componenti per l’energia ed i cilindri di laminazione.
Il piano prevede interventi nell’area del colaggio lingotti e nell’area della fucinatura-trattamenti termici dove è prevista l’installazione di due nuovi forni per trattamento termico di qualità, con un aumento occupazionale di 9 unità. Altri 4 milioni di investimenti sono previsti al Tubificio. Per quanto riguarda il fronte occupazionale il cavaliere ha ribadito che “l’impegno per il mantenimento dei livelli occupazionali non solo è stato rispettato, ma superato, con una crescita degli organici fino ad oggi di 59 unità rispetto al 2022 e la stabilizzazione di 117 lavoratori interinali”, un risultato significativo che “conferma la solidità del piano industriale”.
Arvedi ha anche ricordato gli interventi aziendali con erogazioni a favore dei dipendenti e delle famiglie. “Con grande dolore - ha poi aggiunto - abbiamo appreso della tragica scomparsa di Sanderson Mendoza, dipendente della società Tapojàrvi, e desideriamo rinnovare la nostra vicinanza alla sua famiglia. Stiamo collaborando in modo pieno e trasparente con le autorità competenti per individuare le cause dell'incidente”. Intanto l’assessore comunale allo Sviluppo Economico, Sergio Cardinali, in vista del tavolo al Ministero, sostiene che “il nostro augurio è che il 2 maggio si arrivi alla firma dell’accordo di programma per Ast e il territorio”. Infine la deputata del Pd e vicepresidente della Camera, Anna Ascani, ha presentato un ordine del giorno per impegnare il governo “ad adottare misure strutturali per la fornitura di energia all’Arvedi Acciai speciali Terni a prezzi che consentano di sostenerne la competitività”.
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