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Caso Raoul Bova, interviene il Codacons: "Servono maggiori tutele". E intanto l'attore sceglie l'ex suocera come legale

Ilaria Albanesi

31 Luglio 2025, 16:58

Caso Raoul Bova, interviene il Codacons: "Servono maggiori tutele". E intanto l'attore sceglie l'ex suocera come legale

"La pericolosissima e repentina deriva dell'utilizzo dei social network costituisce un rischio sul fronte della privacy che riguarda sia normali cittadini che personaggi pubblici", così Codacons interviene con una nota sul caso di cronaca che ha recentemente coinvolto Raoul Bova. L'attore è stato protagonista di uno scandalo scoppiato dopo la diffusione da parte di Fabrizio Corona di messaggi audio e chat private che testimoniavano il tradimento d Bova nei confronti della compagna, Rocío Morales, con l'influencer Martina Cerretti

"I recenti casi di cronaca, come quello che ha fatto qualche giorno fa il giro del mondo e che ha visto coinvolto il noto manager di una multinazionale, licenziato per essere stato 'pizzicato' pubblicamente in compagnia di una presunta amante (Andy Byron, ceo di Astronomer sorpreso, durante il concerto dei Coldplay, in atteggiamenti intimi con la responsabile delle risorse umane Kristin Cabot, ndr.) e, più recentemente, la situazione che sta vedendo coinvolto il noto attore Raoul Bova, dimostrano come sia indispensabile l'intervento del legislatore, ma prima ancora del Governo, affinché i cittadini che subiscono questa grave violazione della privacy possano avere garantita adeguata tutela".


"Servono misure preventive più efficaci, come il sequestro immediato (anche in meno di 24 ore vista la potenziale diffusione di un contenuto virale sui social network) delle piattaforme che - prosegue la nota - come nei casi citati, sembrerebbero con la loro condotta aver violato più norme del Regolamento generale sulla protezione dei dati (Gdpr), multe più incisive e la previsione di specifici divieti di fare pubblicità per coloro che violano pubblicamente la privacy di un privato cittadino".

Nel frattempo il Codacons, al fine di ribadire la necessità di una maggiore ed efficace tutela della privacy di tutti gli utenti, sta preparando un intervento adesivo nell'ambito del procedimento legato all'esposto presentato dai legali di Bova.

L'esposto al Garante della Privacy

Nelle ultime ore - secondo quanto riportato dall'agenzia AnsaRaoul Bova si sarebbe affidato all'ex suocera Annamaria Bernardini De Pace, nota per essere l'avvocato divorzista dei Vip, per affrontare le questioni relative all'affidamento dei figli avuti con l'ex compagna Rocío Morales.

 

De Pace - che in passato seguì il divorzio di sua figlia Chiara Giordano con l'attore, definito dalla legale "ex genero degenerato" - ha anche assistito Bova per il deposito dell'esposto al Garante della Privacy contro la diffusione degli audio e delle chat rubate e pubblicate da Fabrizio Corona nel suo programma youtube Falsissimo

"Oltre ai ricatti, nel momento in cui quelle chat e quegli audio sono stati diffusi vengono commessi altri reati, che hanno giustificato il nostro ricorso al Garante. Tutta questa storia è comunque una vicenda vergognosa, nella quale Raoul si è comportato da persona per bene, che ha deciso di denunciare anziché pagare come fa la maggior parte dei personaggi famosi allo scopo di difendere il danno reputazionale - ha dichiarato l'avvocato Bernardini De Pace sempre all'Ansa - Lui invece ha denunciato nonostante fosse consapevole di questo rischio". 

 "Raoul mi ha telefonato spiegando quanto era accaduto e chiedendomi 'Mi aiuti?'. Così gli ho consigliato intanto un buon penalista, dal quale ha scelto di farsi assistere. Bova e mia figlia non sono più uniti come coppia ma lo sono come genitoriI miei nipoti hanno una nonna che è orgogliosa di quello che ha fatto il loro padre, cioè del fatto che ha denunciato quei ricatti" - ha concluso. 

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