Royal Family
Il principe William e Lady Diana
Domani, 1° luglio, Lady Diana avrebbe compiuto 64 anni. E il principe William ha scelto proprio questa data per una trasferta simbolica: sarà a Sheffield, nel nord dell’Inghilterra, per rilanciare una nuova fase di Homewards, il progetto quinquennale contro la condizione dei senzatetto nel Regno Unito.
Come riporta People, il viaggio coincide con il secondo anniversario dell’iniziativa lanciata dal principe nel 2023. Homewards è oggi attivo in sei aree pilota – da Sheffield a Aberdeen, da Newport a Lambeth – con oltre 100 progetti avviati e più di 40 milioni di sterline raccolti grazie a partnership con aziende come Lloyds Bank, Pret a Manger, Homebase e Hays.
A Sheffield, William visiterà scuole che partecipano al programma Upstream, ispirato a un modello australiano di intervento precoce per aiutare i giovani a rischio. In agenda anche un sopralluogo in uno dei primi complessi abitativi realizzati con fondi del progetto, dove incontrerà famiglie che stanno lasciandosi alle spalle una vita senza fissa dimora.
Il tempismo non è casuale. Il compleanno di Diana diventa per il principe l’occasione per parlare di impegno concreto, con un’azione che riflette l’eredità sociale lasciata dalla madre. In una lettera anticipata alla stampa, William scrive:
“Ci sono persone che non sono più senzatetto grazie a voi. Continuate così. So che creare un cambiamento duraturo è complesso, ma sono convinto che possiamo farcela. Insieme.”
Nel frattempo, anche Meghan Markle ha scelto il 1° luglio per il lancio del primo vino rosé del suo marchio As Ever, un richiamo simbolico sia alla data di nascita di Diana sia all’anniversario dell’inizio della sua storia con Harry.
Ma è William, con questa visita operativa, ad aver puntato su un omaggio che va oltre il ricordo: un’azione concreta nel segno dell’empatia, quella che Diana ha sempre incarnato.
Nonostante la morte di Diana nel 1997, il suo influsso continua a essere visibile nelle scelte pubbliche e private del principe William.
Infanzia segnata ma protetta
William aveva 15 anni quando sua madre morì in un incidente a Parigi. Negli anni successivi, ha raccontato come Diana lo avesse educato “a vedere le persone, non le etichette”, portandolo spesso con sé in visite a ospedali e centri per senzatetto.
Il dolore trattenuto
In rare interviste, William ha ammesso di aver represso per molto tempo le emozioni legate alla perdita. Nel documentario della BBC Diana, Our Mother (2017), ha detto: “Parlarne è stato difficile, ma oggi sento di poterla onorare con quello che faccio”.
La scelta delle cause umanitarie
Molte delle campagne di William – dalla salute mentale all’homelessness – ricalcano quelle a cui Diana teneva di più. Il progetto Homewards, che promuove soluzioni abitative stabili, nasce anche come proseguimento ideale delle attività che la principessa svolgeva con Centrepoint.
Il suo modo di ricordarla
William non organizza cerimonie ufficiali per ricordare Diana. Preferisce gesti sobri ma simbolici: visite, iniziative benefiche, prese di posizione pubbliche che riflettano i suoi valori. Come quella di domani a Sheffield.
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