Royal Family
Lady Diana con William e Harry da piccoli (LaPresse)e, a sinistra l'insegna di un McDonald's
“No, non è per mangiare. Vogliono solo i giocattoli”. Una frase semplice, attribuita a Lady Diana, ma che spiega molto. A riportarla è Darren McGrady, ex chef di corte a Kensington Palace, intervistato dal magazine statunitense People. Il contesto? Una delle abitudini meno ortodosse – e più famose – della principessa: portare William e Harry al McDonald’s.
Lungi dall’essere un gesto casuale, quella scelta aveva un obiettivo preciso: regalare ai figli un frammento di normalità. Lo chef era pronto a cucinare per i giovani principi, ma Diana spesso cambiava programma. Fast food, cinema, pizzerie: la principessa rompeva il protocollo perché voleva che i figli vivessero esperienze comuni, anche solo per un gioco trovato nell’Happy Meal.
Una linea educativa chiara, e non sempre condivisa a corte. Il principe Carlo, secondo McGrady, preferiva un’alimentazione più sana e un approccio più rigido alla vita quotidiana. Diana, invece, cercava un equilibrio diverso, anche a costo di infrangere le regole.
L’episodio del McDonald’s è solo uno dei tanti che oggi vengono riletti come segnali di rottura rispetto allo schema reale. E se all’epoca fece discutere, col tempo ha contribuito a costruire l’immagine autentica – e volutamente imperfetta – di una madre reale fuori dagli schemi.
Un’impronta che sembra aver lasciato il segno. Lo scorso weekend, Harry e Meghan sono stati fotografati con Archie e Lilibet a Disneyland. Un’altra scena familiare apparentemente ordinaria, ma che affonda le radici proprio nello stile materno di Lady D.
Dietro il fast food, dunque, c’era molto di più. E quel giocattolo dentro l’Happy Meal – desiderato da due bambini qualunque – è diventato simbolo di un modo diverso di essere genitori. E di essere reali.
McDonald’s per i giocattoli dell’Happy Meal
Vacanze non ufficiali, come a Disneyland Paris
Pizza e dolci, contro le rigide regole alimentari
Abiti identici per William e Harry, lontani dal dress code reale
Serate al cinema, senza formalità
Dialoghi diretti e senza filtri, anche sui temi più delicati
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