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IL PERSONAGGIO

Massimo Lovati, chi è l'avvocato di Andrea Sempio: carriere, età e vita privata. Scopri tutte le dichiarazioni sul Delitto di Garlasco

Il legale ha dichiarato: "L’indagine del 2017 è frutto di un complotto orchestrato dallo studio legale di Stasi"

Annalisa Ercolani

02 Giugno 2025, 21:14

Massimo Lovati,  chi è l'avvocato di Andrea Sempio: carriere, età e vita privata. Scopri tutte le dichiarazioni sul Delitto di Garlasco

Massimo Lovati, l'avvocato di Andrea Sempio

Nel ginepraio di ipotesi, polemiche e verità giudiziarie che da 18 anni circondano il delitto di Garlasco, un nome torna a far discutere: Massimo Lovati, l'avvocato di Andrea Sempio, oggi indagato in concorso per l’omicidio di Chiara Poggi, nonostante una condanna definitiva a carico di Alberto Stasi.

Avvocato di lungo corso, iscritto all’albo di Pavia dal 1982, Lovati è noto per le sue uscite fuori dal coro. Nel 2017, parlò apertamente di macchinazione ordita dagli avvocati di Stasi, accusandoli di aver prelevato clandestinamente il DNA del suo assistito per orientare le indagini. Un’accusa pesantissima, rilanciata anche nel 2025: "L’indagine del 2017 è frutto di un complotto orchestrato dallo studio legale di Stasi".

Ma non finisce qui. Lovati è anche l’unico ad aver portato avanti, in tv e fuori, una tesi che ha fatto storcere il naso a molti: Chiara sarebbe stata uccisa da un sicario. "Non parlo da avvocato, ma da cittadino e da criminologo: è stato un sicario", ha detto con convinzione davanti alle telecamere. Un’ipotesi giudicata fantasiosa dagli avvocati della famiglia Poggi e incompatibile con gli atti dal genetista Marzio Capria, consulente storico della famiglia: "Chiara ha aperto la porta al suo assassino, lo conosceva. Un sicario non sposta un corpo giù per le scale e non si fa aprire come un amico".

Eppure Lovati resiste, e continua a puntare il dito sulle presunte lacune dell’inchiesta iniziale: la mancata simulazione del percorso in bici di Stasi, le prove non approfondite, gli interrogativi lasciati in sospeso. La sua battaglia è chiara: Stasi è innocente, così come Sempio.

Un avvocato schivo, ma presente dove conta

Di Massimo Lovati, nato il 13 agosto 1952 a Vigevano, si sa poco. Nessuna informazione pubblica sulla famiglia, nessuna traccia sui social. Nemmeno un dettaglio certo sulla sua vita privata: non si sa se sia sposato, se abbia figli o dove viva. Di lui si conosce solo il lavoro e le apparizioni televisive, dove ha sempre difeso con forza il suo assistito.

2 curiosità che fanno discutere

  1. Nel 2025, ospite di Zona Bianca, ha negato perfino la validità del DNA trovato sulle unghie della vittima: "Ma chi lo dice che è di Sempio? Chi l’ha detto?", sfidando apertamente quanto confermato da due genetisti.

  2. Non ha profili social attivi o riconducibili al suo nome, alimentando un alone di riservatezza e mistero che sembra calzare perfettamente con le sue tesi controcorrente.

In attesa della verità

Mentre la giustizia riapre le carte e prova a rispondere alle domande ancora irrisolte, come "chi ha ucciso Chiara Poggi? E perché?", Massimo Lovati continua a essere una figura divisiva. Per alcuni, un avvocato coraggioso che lotta contro l’errore giudiziario. Per altri, un incendiario mediatico che alimenta dubbi su un caso chiuso. Di certo, uno che non ha paura di andare controcorrente.

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