Cronaca
Rinalda Marini a Fuori dal coro
La casa occupata abusivamente a Foligno è tornata libera. Così l’hanno trovata le forze dell’ordine intervenute ieri per accertare il rispetto dell’ordinanza che vietava l’utilizzo dell’immobile. Rinalda Marini può rientrare in possesso della sua casa. L’appartamento occupato abusivamente da una famiglia sinti è tornato infatti finalmente libero. E, a sorpresa, non è stato neppure necessaria un’azione coattiva da parte delle forze dell’ordine.
Al loro arrivo nell’abitazione nella zona di via Piave, ieri mattina, infatti, gli agenti della polizia locale, i carabinieri e i poliziotti del commissariato folignate non hanno trovato nessuno. Le stanze vuote, liberate dagli effetti personali degli inquilini, hanno subito reso chiaro che non si trattasse di un’assenza momentanea. Gli occupanti avevano già fatto le valigie e lasciato la casa di proprietà dell’anziana folignate, che dopo la denuncia - ad agosto - al Tribunale di Spoleto, aveva raccontato la vicenda a Fuori dal coro, la trasmissione di Mario Giordano che da anni si occupa di abitazioni occupate abusivamente con la rubrica Ladri di case.
Il sopralluogo congiunto delle forze dell’ordine di ieri mattina, era volto ad accertare il rispetto dell’ordinanza che nei giorni scorsi aveva emesso il sindaco Stefano Zuccarini, dichiarando l’inagibilità dell’immobile, e decretandone l’impossibilità di utilizzo. Il tutto in seguito alle verifiche della Asl, dei tecnici del Comune, e degli agenti della locale, che avevano portato a individuare la presenza di alcuni abusi edilizi che compromettono le condizioni igienico-sanitarie dell’immobile.
Ma la necessità di procedere con uno sgombero forzato, operazione che sarebbe stata prevista in caso di inadempimento dell’ordinanza, ieri mattina non si è verificata. “Esprimo soddisfazione per il recupero dell’abitazione che torna in pieno possesso della proprietaria” ha commentato il sindaco Zuccarini.
Il caso martedì era finito anche sul tavolo del Comitato provinciale per l’ordine pubblico e la sicurezza, convocato, su richiesta del primo cittadino, dal prefetto Francesco Zito, che a margine del tavolo aveva spiegato che lo step successivo all’ordinanza sarebbe stato proprio la verifica dell’adempimento dell’atto del sindaco.
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