PERUGIA
Piazza del Bacio a Fontivegge, Perugia
Oltre 3.600 controlli, 68 denunce e 12 arresti nei 3 mesi di zona rossa a Fontivegge. Il bilancio della vigilanza rafforzata nel quartiere perugino è stato fatto nella mattina di giovedì 18 settembre nella riunione del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, convocata dal prefetto della Provincia di Perugia Francesco Zito. La zona rossa ha avuto una durata di 3 mesi (dal 16 giugno al 15 settembre) e ha compreso l’area della stazione ferroviaria di Fontivegge, piazza Vittorio Veneto, piazza del Bacio ed il complesso immobiliare dell’Ottagono.
All’incontro hanno preso parte il procuratore generale della Corte d’Appello di Perugia, Sergio Sottani, il procuratore della Repubblica del Tribunale di Perugia, Raffaele Cantone, il presidente della Provincia, Massimiliano Presciutti, il consigliere comunale di Perugia con delega alla sicurezza, Antonio Donato, il questore della Provincia di Perugia, Dario Sallustio, il comandante provinciale dei carabinieri, Sergio Molinari, il comandante provinciale della guardia di finanza, Carlo Tomassini, il comandante della polizia provinciale, Stefano Tofoni e la comandante della polizia locale di Perugia, Nicoletta Caponi.
Entrando nel merito degli effetti della zona rossa istituita a Fontivegge, sono state complessivamente identificate e controllate 3.638 persone (1.444 stranieri – 6 irregolari), 68 delle quali denunciate, 12 sottoposte ad arresto o a fermo di polizia giudiziaria e 20 rese destinatarie di ordini di allontanamento (7 a carico di stranieri). Controllati anche 1.354 veicoli, 5 dei quali oggetto di sequestro amministrativo, mentre le violazioni delle norme del Codice della strada contestate sono state 25 (in 5 casi è stata ritirata la patente di guida). Sequestrati 66 grammi di sostanza stupefacente, oltre a 2 armi.
Dopo "un'accurata pianificazione delle attività di controllo e ad un impegno sinergico delle Forze di Polizia e della Polizia locale, è stata conseguita una diminuzione dei reati che, pur se maggiormente accentuata nell’area sottoposta a vigilanza rafforzata, ha interessato l’intera città di Perugia, in cui sono stati costantemente assicurati efficaci servizi di controllo del territorio" si legge nella nota della prefettura. Ora che la zona di vigilanza rafforzata è arrivata a conclusione, a Fontivegge - alla luce della necessità di continuare a mantenere un elevato livello di attenzione - è stato convenuto di effettuare, soprattutto nei fine settimana, servizi straordinari di controllo del territorio, anche ad alto impatto.
Il prefetto Zito ha voluto rivolgere un sentito ringraziamento a tutte le forze di polizia ed alla polizia locale, sottolineandone "l'assiduo ed instancabile impegno profuso per assicurare un capillare presidio della zona sottoposta a vigilanza rafforzata, a tutela della sicurezza dei cittadini, senza trascurare il resto della città. Grazie a tale impegno sinergico - ha concluso il prefetto - sono stati innalzati in una zona nevralgica come quella di Fontivegge i livelli di sicurezza (anche percepita), rafforzando l’azione di prevenzione e contrasto dei fenomeni di illegalità e di degrado ivi particolarmente diffusi".
“La sicurezza si costruisce con un lavoro quotidiano, e l’impegno profuso dal Comune in questi mesi è stato capillare e importante – dichiara la sindaca di Perugia Vittoria Ferdinandi –. Questo lavoro ha contribuito a un’ulteriore diminuzione, durante l’estate, dei fenomeni più gravi e a una maggiore vivibilità dei quartieri. Voglio ringraziare tutte le Forze dell’Ordine e la nostra Polizia Locale per il loro impegno e la costante collaborazione con il Comune: un lavoro di squadra che sta dando risultati concreti. Proprio per dare continuità a questo percorso, nella variazione di bilancio approvata ieri, la Giunta ha destinato ulteriori risorse alla prevenzione della sicurezza urbana, così da rafforzare i presidi e migliorare ancora la qualità della vita. La sicurezza è una responsabilità comune e richiede l’impegno di tutti, ogni giorno".
Il consigliere delegato alla sicurezza, Antonio Donato, ha aggiunto, “La Polizia Locale è presente ogni giorno nei quartieri, impegnata nel controllo del territorio, nella prevenzione e nella repressione, in stretta sinergia con le Forze dell’Ordine. Inoltre, abbiamo messo in campo un’azione civica per rafforzare la prevenzione e il dialogo con i cittadini. Gli informatori civici sono un’ulteriore risorsa dedicata a questo obiettivo: una presenza riconoscibile, che ascolta, osserva e interviene come primo filtro, contribuendo a prevenire criticità soprattutto nelle aree più sensibili come il centro storico e i luoghi della movida.
L’episodio recente, riportato da tutti i media, conferma che, pur con un presidio costante e il rafforzamento delle risorse sul territorio, non è possibile essere presenti ovunque e in ogni momento. È per questo che servono risposte sempre più integrate e strutturate, capaci di mettere in rete tutti gli attori istituzionali per prevenire e intervenire con tempestività. Comprendiamo la preoccupazione e la rabbia dei cittadini di fronte a fatti gravi e per questo continueremo a lavorare per dare risposte concrete e migliorare la sicurezza in tutta la città. Più prevenzione significa più sicurezza per i cittadini e una migliore qualità della vita nei nostri quartieri. Questo approccio sta già producendo risultati e continueremo a valorizzarlo".
“Il periodo di servizi straordinari di controllo legati alla zona rossa di Perugia – ha dichiarato il Sottosegretario all’Interno, Emanuele Prisco – si è concluso con un bilancio positivo, con risultati significativi sul piano della sicurezza urbana e un impatto concreto sulla delittuosità: 3638 le persone controllate nel periodo di riferimento, di cui 1444 stranieri. Un provvedimento importante per la città, che è arrivato in conseguenza di numerosi eventi che avevano destato molta preoccupazione nei cittadini, riportando così maggiore serenità. Un grazie sincero alle Forze di Polizia, alla Prefettura e alla Procura per l’ottimo lavoro svolto, utilizzando tutti strumenti normativi messi in campo dal Ministero”.
Il Sottosegretario ha annunciato che, parallelamente, i controlli straordinari saranno prorogati “a geometria variabile” - ovvero in grado di modificarsi per risultare adeguati alle singole necessità - soprattutto nei fine settimana, periodi di maggiore affluenza turistica e mobilità intorno alla stazione di Perugia, per mantenere attivi i presidi di sicurezza rafforzati. Prisco ha poi ribadito che per consolidare i risultati ottenuti è necessario affiancare all’azione repressiva misure di carattere territoriale, già chieste al comune in sede di attivazione della “vigilanza rafforzata” controlli a tappeto sugli immobili, norme regolamentari più efficaci per la chiusura dei locali a rischio e una accelerazione del percorso di riqualificazione urbana e sociale già avviato negli anni scorsi e da completare. Alla prevenzione e al contrasto dei reati devono accompagnarsi la lotta alle dipendenze e politiche concrete contro il degrado urbano, che alimenta la percezione di insicurezza”.
A questi percorsi si sommano i 239 provvedimenti di espulsione e allontanamento adottati dalla Questura in questi mesi, che ne fanno uno tra i territori in cui si sono registrati i maggiori incrementi. Prisco ha ricordato infine i dati nazionali - forniti dal Ministro Piantedosi - sulle zone rosse sul territorio nazionale: “circa un milione di controlli, con 6.800 ordini di allontanamento – di cui il 70% riguardanti stranieri – e migliaia di arresti nelle operazioni ad alto impatto. È la conferma che questa strategia è uno strumento utile e concreto per contrastare spaccio, degrado e criminalità diffusa”.
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