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Al Liceo Alessi di Perugia l'anno inizia nel caos. Genitori in rivolta per i ritardi

Orari comunicati all’ultimo momento, consigli d'istituto mai convocati e soprattutto l'assenza della preside

Sabrina Busiri Vici

13 Settembre 2025, 09:15

Al Liceo Alessi di Perugia l'anno inizia nel caos. Genitori in rivolta per i ritardi

Orari comunicati all’ultimo momento, consigli d’istituto mai convocati, informazioni frammentarie su entrate e uscite, e soprattutto l’assenza della dirigente scolastica. L’inizio dell’anno al Liceo Alessi di Perugia è tutt’altro che sereno, tanto che molti genitori parlano di un vero e proprio “stillicidio organizzativo” che si trascina da mesi.

“Gli orari e la lista dei professori sono usciti solo oggi (ieri ndr), dopo pranzo”, racconta un padre. “Fino a ieri non si sapeva nulla: i genitori continuavano a chiamare per avere informazioni, ma in segreteria c’era una sola persona a rispondere e non riusciva a gestire tutte le richieste”.

Secondo i genitori, il problema principale non è solo il ritardo nella comunicazione, ma l’assenza degli organi collegiali che dovrebbero regolare l’avvio delle lezioni. “Non c’è stato né consiglio d’istituto né collegio docenti – spiega ancora – e questo è gravissimo. Di solito queste riunioni servono a ufficializzare l’inizio della scuola e a definire eventuali ingressi scaglionati. Quest’anno non è stato fatto nulla, e le decisioni sono state comunicate all’ultimo momento”.

La situazione si è ulteriormente complicata con la scelta, effettuata tramite sorteggio, di spostare una seconda classe nella succursale di Madonna Alta, lasciando la sede centrale. Questo ha creato disagi enormi, viene spiegato, perché molte famiglie si erano organizzate contando sul fatto che la classe sarebbe rimasta nella sede principale di via Mario Angeloni. Scoprire tutto pochi giorni prima dell’inizio delle lezioni è sto definito “inaccettabile”.

Al centro delle proteste c’è soprattutto l’assenza della preside, Carmen Paladino, che secondo i genitori sarebbe stata pochissimo presente anche lo scorso anno. “Da quando è arrivata, a febbraio, avrà fatto sì e no trenta ore in totale a scuola – denuncia un rappresentante –. Non si può dirigere un istituto così grande in questo modo”.

A complicare il quadro ci sarebbe anche la fuga di alcuni collaboratori Ata, che avrebbero chiesto il trasferimento in altre scuole, lasciando l’istituto con personale ridotto. “In certi periodi in segreteria c’era una sola persona a rispondere a decine di telefonate di genitori in cerca di informazioni sui libri di testo”, raccontano.

Nonostante le segnalazioni inviate in passato all’Ufficio scolastico regionale e persino al Ministero, la situazione non sembra essersi sbloccata. “Abbiamo scritto al ministro Valditara e ricevuto una risposta, ma molto parziale – spiega un genitore –. Non chiediamo la rimozione della dirigente, ma almeno una gestione normale, che garantisca ai nostri figli il diritto a un inizio d’anno regolare”.

Lunedì, primo giorno di scuola, i genitori si riuniranno nuovamente per monitorare la situazione e già in chat la situazione è in grande fermento. “Siamo sullo stato di allerta – affermano –: se ci saranno ancora disservizi, siamo pronti a nuove segnalazioni e iniziative. Non lo facciamo per polemica, ma per garantire ai ragazzi la miglior scuola possibile”.

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