L'iniziativa
Il sindaco di Terni, Stefano Bandecchi
La sinistra, la Cgil ed un ampio cartello di associazioni oggi, sabato 4 ottobre, scendono in piazza a Terni per chiedere le dimissioni del sindaco Stefano Bandecchi. Una sorta di mozione di sfiducia dal basso con una mobilitazione che, nei confronti di un sindaco, non si è mai registrata nella storia della città. “Contiamo - afferma il consigliere regionale dem, Francesco Filipponi - di ripetere, se non migliorare, quanto abbiamo fatto venerdì 3 ottobre con lo sciopero.
Speriamo che in piazza ci saranno almeno 2 mila persone. E mi auguro che Bandecchi prenderà atto della nostra mobilitazione lasciando da parte certi toni che sono al di fuori dei principi costituzionali, ma anche della tradizione della città”.
L’appuntamento è alle 9 di oggi, sabato 4 ottobre, in piazza della Repubblica con il corteo che si snoderà per le vie del centro. L’iniziativa di lotta porta la firma di Pd, M5s, Alleanza Verdi Sinistra, Psi e Rifondazione Comunista. Si registrano anche le adesioni, tra gli altri, di Cgil, Arci, Civiltà Laica, Il Pettorisso, Terni Donne, Progetto Mandela, Rete No Bavaglio, Esedomani, Agedo Terni, Una Regione Per Restare, Terni Sold Out, Unione degli Studenti, Link Coordinamento Universitario Perugia, Vas Terni e Narni, Comitato ternano uomini contro la violenza sulle donne ed Anpi. E si annunciano presenze anche da fuori città.
Il Pd intercomunale orvietano esprime “solidarietà ai consiglieri comunali del centrosinistra al Comune di Terni e alla città tutta contro lo scempio della rappresentanza istituzionale messo in atto dal sindaco del capoluogo nonché presidente della nostra Provincia”. “Bandecchi disonora le istituzioni. Offende i cittadini. Calpesta le regole. Oggi tutti in piazza per dire basta: non può restare sindaco di Terni un giorno di più”. Così Anna Ascani, vicepresidente della Camera e deputata dem, sui suoi profili social. In campo anche i camici bianchi della Fp Cgil.
“Leggiamo con incredulità e sgomento le recenti dichiarazioni del sindaco in merito alla questione palestinese. Il sindaco di una città, prima autorità cittadina in campo sanitario, rappresentante di tutti i cittadini e di tutte le componenti del suo tessuto sociale, si esprime in termini inqualificabili, con toni che non possono essere tollerati e che sono agli antipodi rispetto ai principi di uguaglianza, umanità, solidarietà e decoro”. Così intervengono sulla questione Claudio Nazzaro, Francesco Fioriello ed Antonella Pecci, del sindacato medici e dirigenti sanitari Fp Cgil dell’ospedale Santa Maria. Il sindacato annuncia la propria adesione a tutte le iniziative di solidarietà nei confronti del popolo palestinese. “Lo slogan che guida la nostra protesta - afferma Gianfranco Mascia (Avs Umbria) - è “Salviamo la nostra democrazia”, un appello a tutti i cittadini che credono nel valore della partecipazione, della legalità e del rispetto delle cariche pubbliche”.
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