POLEMICA PER IL POST SU GAZA
Parte dell'opposizione lo aveva preannunciato domenica sera. Niente partecipazione alla seduta del consiglio comunale di lunedì 29 settembre, per protesta contro le frasi scritte dal sindaco di Terni Stefano Bandecchi in un post, con riferimenti ai bambini morti a Gaza.
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E davanti a Palazzo Spada in mattinata non si sono presentati solo i consiglieri comunali. C'erano decine e decine di cittadini, con cartelli e slogan per protestare e chiedere le "dimissioni" del sindaco.
In aula il resto del caos. Grida e bagarre, finché la seduta non è stata sospesa e, alla ripresa dei lavori, altri gruppi di opposizione hanno annunciato l'uscita dall'aula.
Il consiglio è proseguito poi con le votazioni previste e l'aula che nel frattempo era stata fatta sgomberare.
A chiusura, la comunicazione di Bandecchi:
"Chiudiamo questo consiglio comunale nonostante l'atteggiamento antidemocratico, comunista e fascista, delle opposizioni. Questa città ha avuto comunque una giunta comunale, ha avuto un consiglio comunale decisi, in ordine, che hanno fatto ciò che devono fare per i cittadini e per la città. I facinorosi, coloro che tanto parlano di democrazia a destra e a sinistra e poi non permettono agli altri di avere un'idea diversa e di parlare, non hanno ragione di esiste. Spero che il popolo italiano prima o poi capirà. Sennò le ragazze ternane andranno sicuramente in giro con il velo, se evidentemente la destra e la sinistra ternana sono d'accordo sull'operato di Hamas. Altro non ho da dire perché la democrazia è stata espletata grazie a noi".
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