Il caso
I controlli eseguiti a corso Vecchio
Una giornata di controlli serrati da parte delle forze dell’ordine, quella di giovedì 7 agosto nel centro di Terni, e in particolare in corso Vecchio, teatro - martedì 5 agosto - di un violento episodio seguito dall’arresto di un 29enne egiziano (M.A.A.A. le sue iniziali), accusato di aver aggredito un 32enne della Nigeria colpendolo a più riprese con il manico di una piccola roncola. In merito all’arresto, operato dalla squadra volante della Questura di Terni, giovedì 7 agosto il Tribunale – giudice Ersilia Agnello – lo ha convalidato, applicando al 29enne, come chiesto dal pm Giuseppe Sereni, la misura dei domiciliari.
Circa i controlli di giovedì scorso, condotti da polizia di Stato (volante e divisione Pasi), polizia locale e personale della Usl Umbria 2, hanno riguardato in particolare le persone presenti in zona e alcuni esercizi pubblici. “In totale – riferisce la Questura di Terni – sono state identificate 139 persone, una parte delle quali straniere. È stata disposta la sospensione dell’attività di un locale di vendita di prodotti alimentari etnici dove sono state riscontrate carenze di carattere igienico-sanitario”.
Un altro esercizio commerciale, sempre in corso Vecchio, è stato sanzionato per vendita di prodotti con etichettature non in lingua italiana, oltre ad altre irregolarità amministrative che sono state accertate sul posto. Tornando all’arresto per i fatti di martedì 5 agosto, il questore Michele Abenante ha applicato una misura di prevenzione nei confronti del 29enne egiziano: si tratta, per l’esattezza, del divieto di frequentare qualsiasi esercizio pubblico nel centro storico di Terni, con particolare riferimento alla zona di corso Vecchio. “La durata di questo divieto – osservano dalla Questura – è di due anni e rappresenta un provvedimento preventivo per evitare ulteriori episodi di violenza e tutelare la sicurezza dei cittadini".
Oltre al controllo delle persone e degli esercizi pubblici, nei confronti di una donna, identificata e monitorata dalla divisione Anticrimine, diretta dal dottor Sposi, già nota alle forze dell’ordine per alcuni precedenti penali, è stato emesso un avviso orale. Si tratta, per la Questura, di “un ulteriore segnale dell’intensificarsi delle misure preventive da parte del questore Abenante, che ha ribadito che la sicurezza non è mai un obiettivo definitivo, ma un processo che deve essere costantemente monitorato. La collaborazione tra istituzioni e cittadini è fondamentale per mantenere un ambiente sicuro”. Analoghi controlli proseguiranno anche nel corso dei prossimi giorni sia in centro che nelle zone periferiche.
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