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Il caso

Terni, omicidio di Ilaria Sula. La Procura chiede il giudizio immediato per l'ex fidanzato. Indagata anche la madre

18 Luglio 2025, 22:47

Mark Samson Ilaria Sula

Mark Samson, reo confesso dell'omicidio di Ilaria Sula

Giudizio immediato. Questo è ciò che ha chiesto la Procura della Repubblica di Roma per Mark Antony Samson, reo confesso dell’omicidio della sua ex fidanzata Ilaria Sula, uccisa lo scorso marzo nell’appartamento di via Homs, nel quartiere Africano di Roma, con tre coltellate al collo e poi abbandonata in una valigia in fondo a un dirupo nella zona di Capranica Prenestina. Indagini chiuse dunque. Secondo i magistrati, coordinati dal procuratore aggiunto Giuseppe Cascini, il quadro probatorio è solido e consente di procedere senza passare dall’udienza preliminare.

A Samson viene contestato l’omicidio volontario aggravato dalla premeditazione, dai futili motivi, dal legame affettivo con la vittima e dall’occultamento di cadavere. Elementi, a detta dei pm, chiari, a cominciare dai messaggio trovati sul telefonino del giovane: “O torna con me o la uccido”. Samson era stato interrogato dai pm la scorsa settimana: dalle sue dichiarazioni sarebbe emerso il progetto del femminicidio. Nell’ordinanza con cui lo scorso mese di aprile è stato convalidato il fermo e disposto la custodia cautelare in carcere, il gip Antonella Minunni aveva sottolineato come “ciò che colpisce è il suo atteggiamento di forte autocontrollo e lucidità, in particolar modo nella fase successiva all’omicidio di Ilaria.

Nonostante egli avesse detto più volte di non riuscire a vivere senza Ilaria e a non immaginare una vita senza di lei, dopo averla brutalmente uccisa ed essersi liberato del cadavere della ragazza, riesce a rientrare nella normalità sin da subito”.
Una tragica storia, l’ennesima, finita con l’uccisione di una donna perché si rifiutava di continuare la relazione con l’ex compagno. Una vicenda che vede coinvolta anche la madre di Samson, indagata per concorso in occultamento di cadavere.
La donna avrebbe aiutato il figlio a disfarsi del corpo della studentessa universitaria ternana chiuso nella valigia. Nell’ordinanza c’è tutta la ricostruzione dei fatti: “Come se nulla fosse successo, lui aveva incontrato un’amica di Ilaria per mangiare una piadina. Le aveva raccontato dei problemi con Ilaria che aveva ucciso poco prima, parlando, nello stesso tempo, di questioni superficiali e banali come il compleanno del ragazzo dell'amica o i cornetti comprati per una fantomatica ragazza.

Non si è posto alcuno scrupolo - aveva sottolineato il gip - nell'inviare al padre della ragazza, pur sapendo di averla uccisa lui, dei messaggi fittiziamente provenienti dalla figlia. Stessa cosa aveva fatto con le amiche di lei, fingendosi Ilaria, illudendole che l'amica fosse ancora viva. Colpisce il fatto - conclude il gip - che fa tutto questo sin da subito”. Una piattaforma probatoria definita nell’atto del gip “granitica”. E proprio per questo si è arrivati alla richiesta del pm di giudizio immediato che permetterà di arrivare al dibattimento saltando l’udienza preliminare. Una tragedia che brucia come una ferita aperta per sempre per i genitori della ragazza che vivono a Terni, poco distante dallo stadio, un dramma che ha sconvolto l’intera città ancora incredula.

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