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LE INDAGINI

Femminicidio di Ilaria Sula, la polizia scientifica trova tracce di sangue in ogni stanza nell'appartamento di via Homs dove è stata uccisa

Sequestrato nella casa uno scontrino dell'acquisto di detergenti con la data del 26 marzo

Antonella Lunetti

13 Aprile 2025, 15:40

Femminicidio di Ilaria Sula, la polizia scientifica trova tracce di sangue in ogni stanza nell'appartamento di via Homs dove è stata uccisa

L'appartamento di via Homs a Roma

Nell’appartamento di via Homs le tracce ematiche sono state rilevate dappertutto: nel piatto della doccia, nel lavandino del bagno e della cucina. Anche sui bastoni degli spazzoloni per pavimenti. Tracce di sangue anche nell’autovettura Ford Puma in uso a Mark Samson.

E non solo. Potrebbe essere anticipata di diverse ore la morte della giovane studentessa di Terni, Ilaria Sula, rispetto a quanto ha confessato il 23enne filippino nel corso dell’interrogatorio. L’abbigliamento con cui era vestita Ilaria quando è stata uccisa nella casa dell’ex fidanzato nel quartiere africano di Roma potrebbe collocare temporalmente l’omicidio alla sera del 25 marzo e non la mattina del 26.

Secondo quanto riportato dall’agenzia La Presse, che ha visionato i verbali della polizia scientifica che ha effettuato un secondo sopralluogo, il cadavere della 22enne potrebbe addirittura essere rimasto per almeno 20 ore nell’appartamento dove Samson vive con i genitori. Un quadro che cambierebbe dunque completamente o in buona parte quanto raccontato finora dal giovane omicida reo confesso.

Ma cosa sarebbe dunque successo? Intanto, è stato sequestrato uno scontrino emesso da un negozio di casalinghi e detersivi poco distante dalla casa di via Homs, con data riportata del 26 marzo, dove sarebbero stati acquistati i prodotti per pulire l’appartamento.

Più persone sarebbero intervenute, secondo gli investigatori, per togliere il sangue, trovato durante il sopralluogo della polizia scientifica in ogni stanza. Una traccia è stata isolata anche su uno scatolone posto sopra un armadio. Ma altre repertazioni sono state effettuate di nuovo sulla autovettura, come il sangue trovato sulla maniglia interna dello sportello anteriore sinistro e ciocche di capelli lunghi. La polizia avrebbe anche rinvenuto diverse paia di guanti di lattice, anche questi con tracce ematiche, lungo via Homs.

Diventa quindi sempre più alta la probabilità che Mark, oltre al ruolo già ammesso e svolto dalla madre, sia stato aiutato da altre persone. Parenti, oltre al padre stesso, che sarebbero sospettati di aver aiutato il 23enne a nascondere il corpo di Ilaria Sula.

Per le indagini di natura più tecnologica, si attende di conoscere quanto contenuto nei telefoni e nei pc, ma anche nelle telecamere di videosorveglianza, anche privata, che possono essere disseminate lungo quel tragitto, 40 chilometri, fino al punto dove Samson ha abbandonato la valigia con il corpo della ragazza, nel dirupo a Capranica Prenestina. Finora la conferma è stata restituita solo dal fermo immagine della fototrappola per contrastare l’abbandono di rifiuti che immortala l’auto il 26 marzo alle 18.35. Ma intanto molti nuovi elementi e aspetti dell’indagine stanno aggiungendo tasselli con la speranza di gettare luce e ricomporre in maniera cristallina e granitica le modalità di questo atroce delitto.

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