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IL CASO

Femminicidio di Ilaria Sula, dalle indagini emerge la premeditazione: Mark Samson avrebbe attirato in casa la studentessa con un pretesto

L'informativa della squadra mobile di Roma

14 Giugno 2025, 10:56

ilaria sula terni roma

Ilaria Sula, uccisa dall'ex fidanzato

Mark Antony Samson avrebbe premeditato l’omicidio della studentessa ternana 22enne, Ilaria Sula, uccidendola al termine di una aggressione fisica fatta di colpi al volto e tentativi di immobilizzarla. Sono le principali novità che sarebbero contenute nell’informativa finale della squadra mobile sulla quale la procura di Roma si appresta a chiudere le indagini per il femminicidio del 24 marzo compiuto in via Homs, nell’abitazione del quartiere africano della capitale, dove l’ex fidanzato della giovane vittima di femminicidio vive con la famiglia.

Il 23enne reo confesso Mark Antony Samson si trova rinchiuso nel carcere di Regina Coeli dal 2 aprile scorso, il giorno del rinvenimento del corpo della 22enne, ritrovato all’interno di una valigia abbandonata in un dirupo nella zona di Poli, a 40 chilometri dalla capitale.

Il giovane filippino dunque avrebbe premeditato l'assassinio della ex: fu lui a chiederle di passare nella sua abitazione in via Homs, dove poi l’ha uccisa. Il 23enne l’avrebbe spinta ad andare nell’appartamento con un pretesto, convincendola poi a fermarsi a dormire dato che si era fatto tardi per tornare a casa. Oltre alla premeditazione gli verrà contestata anche l’aggravante del legame affettivo, perché se è vero che i due studenti dell’Università Sapienza si erano da poco lasciati, erano ancora in contatto tra loro.

Ilaria non sarebbe mai andata in quella casa di sua spontanea volontà” ha sempre affermato con fermezza Flamur Sula, il padre di Ilaria. Il giovane filippino Mark Samson, dunque, ed è questa la novità investigativa, avrebbe attratto la ragazza in casa con qualche stratagemma, poi l’avrebbe aggredita e uccisa. Quella premeditazione che i pm ritengono ora provata, era fin qui solo un sospetto, un pensiero ricorrente soprattutto per loro, i genitori della studentessa, Flamur e Genzine, che ora attendono giustizia.

“Il nostro è un dolore graduale, un vuoto che scava di più ogni giorno e che ci sforziamo di sconfiggere parlando ancora con nostra figlia”, hanno ricordato. Nella vicenda al momento, come si ricorderà, risulta invece coinvolta la madre di Mark Samson, che dovrà rispondere di concorso in occultamento di cadavere.

 

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