Forze dell'ordine in allerta
A Terni scattano i controlli a tappeto delle forze dell'ordine
Proseguono le attività di prevenzione e controllo del territorio disposte dalla Questura di Terni, in collaborazione con l’Arma dei carabinieri, volte al contrasto della microcriminalità. Nel corso degli ultimi giorni sono stati emessi complessivamente sette provvedimenti a carico di soggetti considerati socialmente pericolosi. Il questore di Terni ha emesso due avvisi orali nei confronti di un cittadino tunisino di 26 anni e di un cittadino marocchino di 27 anni, entrambi residenti a Terni e già noti alle forze dell’ordine per comportamenti ritenuti incompatibili con le regole della convivenza civile.
Un ulteriore avviso orale è stato emesso dal questore Michele Abenante, su proposta dell’Arma dei carabinieri, nei confronti di un italiano di seconda generazione, anch’egli segnalato per condotte potenzialmente pericolose a Terni. Sul fronte dei divieti di ritorno, è stato allontanato dal territorio comunale un cittadino tunisino di 28 anni, destinatario del provvedimento in seguito a ripetuti comportamenti contrari alla legge.
Su proposta dei carabinieri, sono stati inoltre notificati due divieti di ritorno nel Comune di Orvieto a carico di due cittadini peruviani, di 43 e 26 anni, con precedenti per reati contro il patrimonio, nonché un divieto di ritorno dal Comune di Giove a un altro cittadino peruviano, anch’egli già noto per episodi analoghi. I provvedimenti, predisposti dalla divisione Anticrimine diretta dal primo dirigente Sposi, hanno l’obiettivo di impedire il radicamento sul territorio di soggetti potenzialmente pericolosi per la sicurezza pubblica.
"La sicurezza dei cittadini è una priorità – ha dichiarato il questore Michele Abenante – e questi strumenti amministrativi rappresentano un valido supporto all’azione preventiva delle forze dell’ordine, consentendo un intervento tempestivo anche in assenza di reati". Le attività di monitoraggio e controllo continueranno anche nel corso delle prossime settimane, in stretta collaborazione tra polizia di Stato, Arma dei carabinieri ed istituzioni locali.
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