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Messaggi di pace al Festival dei Due Mondi. Tutto pronto per il concerto della Banda Vaticana

L'evento per "unire culture diverse" e "gettare ponti tra mondi lontani"

07 Luglio 2025, 08:46

Messaggi di pace al Festival dei Due Mondi. Tutto pronto per il concerto della Banda Vaticana

Un concerto all’insegna della pace, per “unire culture e tradizioni diverse” e “gettare ponti tra mondi lontani ma simili”. Riparte subito forte il Festival dei Due Mondi che, lunedì 7 luglio, propone un appuntamento molto atteso dal pubblico (come testimoniato dall’immediato soldout registrato al momento dell’emissione dei biglietti): l’esibizione in piazza Duomo, a partire dalle ore 19.30, della Banda musicale del corpo della gendarmeria dello Stato della Città del Vaticano diretta dal maestro Stefano Iannilli e coordinata dal vice commissario Mauro Colaiacomo.

L’ampio programma comprende l’inno Pontificio di Charles Gounod ed il tema ufficiale del Giubileo 2025 Pellegrini di Speranza, ma anche Ritratto Felliniano con musiche di Nino Rota ed arrangiamento di Loreto Ruggieri, Nessun Dorma dal Turandot, O Mio Babbino Caro dal Gianni Schicchi, Il Triello dal film Il Buono, il Brutto, il Cattivo di Sergio Leone, Por una cabeza di Carlos Gardel, Mambo e Summertime tratti rispettivamente dai musical West Side Story di Leonard Bernstein e Porgy and Bess di George Gershwin, Suite for Variety Orchestra No. 1: VIII. Finale di Dmitri Shostakovich, Un amore così grande di Guido Maria Ferilli e Antonella Maggio, Caravan di Duke Ellington e Il canto degli Italiani.

Un viaggio musicale, che intreccia emozioni e tradizioni differenti. “Con questo repertorio che spazia dalla grande opera italiana alle colonne sonore, dal tango argentino al jazz - fanno sapere dal Festival - la Banda testimonia la forza della musica come linguaggio universale capace di abbattere ogni barriera e, nel solco della missione della Santa Sede come costruttore di ponti tra i popoli, presenterà melodie che parlano di pace”. I brani selezionati, in particolare, “trasmettono messaggi di dialogo e bellezza condivisa. Ogni esecuzione diventa, così, un momento di condivisione e di incontro, un simbolo di amicizia, un gesto di fratellanza, un richiamo alla speranza e all’unità. In uno dei festival più importanti e prestigiosi a livello internazionale, in un luogo carico di storia e arte come Spoleto, questo concerto intende essere un dono di musica e spirito, capace di abbracciare idealmente i Due Mondi che, oggi più che mai, hanno bisogno di edificare e costruire una civiltà fondata sul dialogo, la solidarietà e la pace”.

Per la Banda (fondata nel 2007 e composta da elementi di elevata professionalità diplomatisi in Conservatorio) si tratta di un ritorno a Spoleto, dopo il concerto fortemente voluto dall’arcivescovo di Spoleto-Norcia Renato Boccardo andato in scena lo scorso 12 gennaio al teatro Nuovo Gian Carlo Menotti, in occasione dei festeggiamenti del patrono San Ponziano nel 1850esimo anniversario dal suo martirio.

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