Attualità
Divieto di ingresso in tribunale a Spoleto in canottiera, bermuda e ciabatte. È scritto a chiare lettere nel provvedimento "Disposizioni di accesso agli uffici giudiziari con abbigliamento adeguato" firmato dalla presidente Claudia Matteini, che ha così voluto mettere un freno a mise più balneari che estive notate nelle ultime settimane tra i corridoi e le aule del Palazzo di giustizia. Va detto che le disposizioni della presidente, seppur notificate anche a magistrati, avvocati e a tutto il personale, sono prevalentemente figlie delle scelte un po' troppo disinvolte degli utenti del tribunale, come testimoni o imputati, che davanti al proprio armadio hanno evidentemente badato di più alle temperature già africane che al contegno dovuta al luogo.
In questo quadro, dunque, la presidente è stata costretta a rilevare che, con "l'approssimarsi della stagione estiva, sono comparse in udienza e si sono presentate presso gli uffici di cancelleria persone in abbigliamento non adeguato al decoro degli uffici giudiziari e al rispetto delle funzioni nei medesimi svolte". Da qui la decisione di "ritenere necessario regolamentare gli accessi al Palazzo di giustizia circa l'abbigliamento dell'utenza e del personale". Matteini ha perciò disposto "il divieto di ingresso in tribunale e nelle aule di udienza in abiti succinti e non consoni al decoro dell’ufficio giudiziario, come pantaloni corti, canottiere, ciabatte o infradito".
A far rispettare il provvedimento dovrà essere "il personale addetto alla sicurezza degli ingressi" chiamato a "vigilare sull'osservanza" delle regole e quindi a "impedire l'accesso a chi non le rispetta", come si legge nel documento. Più in generale, comunque, la presidente ha "vivamente raccomandato a tutte le persone di adottare un complessivo abbigliamento rispettoso della dignità degli uffici giudiziari". Il regolamento d'accesso è stato quindi affisso all’ingresso del tribunale, ma anche notificato agli uffici della Procura, a tutti i magistrati, al personale amministrativo e a quello addetto alla vigilanza, oltreché al Consiglio dell'Ordine degli avvocati di Spoleto.
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