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CRONACA

Terrorismo internazionale, arrestato ventenne residente a Perugia: faceva parte di una rete di propaganda jihadista

Il giovane avrebbe diffuso contenuti riconducibili allo Stato Islamico e manifestato la disponibilità a compiere attentati anche in Occidente.

Ilaria Albanesi

18 Giugno 2025, 13:19

Terrorismo internazionale, arrestato ventenne residente a Perugia: faceva parte di una rete di propaganda jihadista

Un giovane di origini marocchine residente a Perugia è stato arrestato con l'accusa di far parte di un'organizzazione terroristica internazionale. L'ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata eseguita questa mattina dal Ros dei Carabinieri, con il supporto del Comando provinciale di Perugia, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia e d'intesa con la Procura Nazionale Antimafia e Antiterrorismo.

Le indagini, che rientrano nella più ampia attività del ROS Carabinieri tesa a monitorare i processi di radicalizzazione islamica sul web, hanno permesso di individuare il ventenne come soggetto attivo in una rete di propaganda jihadista. Il giovane, attraverso una piattaforma messaggistica, avrebbe diffuso contenuti riconducibili allo Stato Islamico, istigando all'odio e alla violenza.



Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, il giovane - dotato di avanzate competenze tecnologiche - avrebbe aderito con convinzione al progetto terroristico denominato Stato Islamico (ISIS), offrendo le proprie capacità all'organizzazione. Avrebbe inoltre manifestato disponibilità a unirsi all'ISKP - l'articolazione dello Stato Islamico attiva nella regione del Khorasan, tra Afghanistan, Asia centrale e Cina - e a compiere attentati anche in Occidente.

Inoltre, l'indagato sarebbe stato in contatto diretto con un militante operativo in un campo di addestramento dell'ISKP, con cui avrebbe condiviso un piano da mantenere segreto, riconducibile alle finalità criminale dell'associazione terroristica di cui fa parte. Parallelamente, si sarebbe addestrato a costruire ordigni esplosivi artigianali, seguendo le istruzioni divulgate dai canali ufficiali dello Stato Islamico.

Il giovane, infine, avrebbe intrattenuto contatti, sia personali che virtuali, con soggetti da indottrinare, ai quali avrebbe inviato il materiale propagandistico da lui acquisito nel tempo on-line.

Durante la perquisizione domiciliare, i carabinieri hanno sequestrato diversi dispositivi informatici, ora al vaglio degli inquirenti. Dopo le formalità di rito, il giovane è stato trasferito nel carcere di Capanne.

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