Cronaca
Il centro per bambini Albero di tutti
Il centro per bambini Albero di tutti di Castel del Piano da oggi si sposta a San Sisto, all’interno del nido Cinque granelli, per garantire la sicurezza dei bambini. I piccoli che frequentano il centro in via Elvira sono stati più volte infastiditi da sconosciuti: da qui la decisione del Comune di Perugia di trasferirli momentaneamente.
I dettagli sono riportati nero su bianco nella determinazione dirigenziale 3.637 pubblicata ieri all’albo pretorio. Come si legge nell’atto firmato da Ilenia Filippetti, dirigente dell’unità operativa Servizi educativi e scolastici, “recentemente si sono verificati alcuni specifici episodi che hanno destato grande preoccupazione per l’incolumità dei bambini, delle lavoratrici e delle famiglie che frequentano” il centro. La scuola si trova al primo piano di un palazzo, senza un presidio esterno, al quale si accede direttamente. In più ha delle vetrate e, da quanto si apprende, qualcuno passando avrebbe bussato con violenza sulle porte e sulle finestre impaurendo e infastidendo i bambini. “In relazione a tali episodi – si legge ancora nell’atto di Palazzo dei Priori – è stato presentato formale esposto alle forze dell’ordine per i provvedimenti di competenze. Nonostante le positive esperienze vissute dai bambini nel frequentare il quartiere” (i piccoli hanno più volte passato del tempo con gli anziani che frequentano Castel del Piano e che curano l’orto dei nonni), “gli specifici e allarmanti episodi inducono ad adottare immediati provvedimenti al fine di porre in sicurezza tutti coloro che frequentano e lavorano all’interno dell’Albero di tutti”. Per questo motivo, i bambini saranno accolti nel nido Cinque granelli di San Sisto “operando le necessarie attività di riorganizzazione degli spazi e delle attività educative e logistiche”, mentre l’attività della scuola di Castel del Piano sono state sospese “sino a nuova determinazione”.
“Nessuno si è fatto male e non ci sono stati furti – tranquillizza l’assessora all’Istruzione, Francesca Tizi – però i bambini sono piccoli, se inizia a piangere uno poi lo fanno tutti e dovevamo assolutamente intervenire. Potrà essere stato anche uno scherzo e quindi il nostro un eccesso di prudenza, ma sono bambini e sono stati infastiditi e spaventati da rumori forti”.
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