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La curiosità

Perugia, la maestra delle elementari incontra i suoi alunni dopo 50 anni. Loro commossi: "Grazie per essere stata parte della nostra vita"

L'insegnante, ormai 95enne, ha ricordato con grande lucidità aneddoti e storie relativi ai tempi passati

Catia Turrioni

02 Dicembre 2024, 07:15

Maestra e alunni insieme

Maestra e alunni insieme dopo 50 anni

Dopo 50 anni gli alunni della classe V° B anni 1970-1975, ai quali si sono aggiunti quelli della V° B anni 1975-1980, della scuola elementare di Tavernelle, Perugia, hanno incontrato, per una cena presso un locale di Missiano, la loro amata maestra, novantacinquenne, Speranza Panfoli. Una serata di abbracci, baci, ricordi fra tutti (due ex alunni arrivati da Bologna e da Firenze) ma soprattutto di emozioni quando la maestra - ricevuti fiori, penne gioiello e un diario verde speranza tutto ancora da scrivere - ha fatto leggere una lettera da lei scritta e riportata su una pergamena che ha poi fatto consegnare ad ognuno.

Quindi alzatasi in piedi, con lucidità unica e grande umorismo, ha riportato aneddoti che hanno suscitato ilarità ma soprattutto una grande commozione, quando ha ricordato chi di quegli alunni non è più in vita: Mauro Barzagna, indimenticato giornalista del Corriere dell’Umbria, il compagno di classe che sin da piccolo voleva fare il redattore, che il lunedì riportava la cronaca della partita di calcio del Tavernelle e che qualcuna non ha dimenticato di sottolineare come nella foto in occasione della visita alla questura era l’unico con la penna e il taccuino in mano, per non lasciarsi sfuggire nulla di quella esperienza e di ciò che sarebbe stato necessario l’indomani per svolgere in classe i lavori di gruppo .
Alla maestra Speranza i suoi ex alunni hanno scritto sentitamente su un biglietto di ringraziamento : “Grazie maestra per essere stata parte della nostra vita”.

Si perché quella maestra degli anni ’70 era un’insegnante moderna e anticipatrice di una didattica nuova.

Già in quei lontani anni aveva introdotto i lavori di gruppo e insegnava matematica con l’insiemistica, suscitando le perplessità di alcuni genitori che si chiedevano “ ma che so quei cerchi con quei disegnini”; storia portando in classe un vecchio partigiano per raccontare della Resistenza; italiano con le poesie e i racconti di Gianni Rodari che qualcuna ancora ricorda a memoria; geografia ed economia del territorio con visite alla Centrale di Petrafitta, alla vetreria di Piegaro, al salumificio Vergari, al pastificio Ponte, alla Questura di Perugia, alla torrefazione Belardi e alla Perugina, dove qualcuno ha ricordato i trenini di baci che correvano su nastri trasportatori.

Una maestra, la Panfoli, moderna e intraprendente, talvolta anche un po’ mamma soprattutto nei confronti di chi con qualche problema familiare aveva bisogno di un abbraccio in più, di una carezza in più, di un’ attenzione in più.

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