LO STRANO CASO
Melania Trump e Donald Trump
La statua in bronzo di Melania Trump, installata nel 2020 nella sua città natale di Sevnica, Slovenia, è stata recentemente rubata, suscitando nuovamente polemiche e interrogativi sul rapporto tra la ex First Lady e il suo paese d'origine.
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La statua, opera dell'artista americano Brad Downey in collaborazione con l'artista locale Aleš Župevc, era stata realizzata per sostituire una precedente versione in legno, anch'essa oggetto di vandalismo e incendiata nel 2020. Downey aveva descritto la nuova scultura come un anti-monumento, inteso a stimolare riflessioni critiche piuttosto che celebrare la figura di Melania Trump.
Il furto e le indagini in corso
Secondo quanto riportato dalle autorità locali, il furto è avvenuto il 13 maggio 2025. La statua è stata segata alla base, nonostante fosse saldamente ancorata con cemento e barre di ferro, e portata via. La polizia slovena ha avviato un'indagine, ma al momento non sono stati identificati i responsabili. Downey, appresa la notizia mentre lavorava a un nuovo progetto in Germania, ha espresso tristezza per l'accaduto, ipotizzando che il gesto possa essere legato a motivazioni politiche, forse in concomitanza con la rielezione di Donald Trump, sebbene non vi siano certezze al riguardo.
Un simbolo di divisione
La statua di Melania Trump a Sevnica ha sempre suscitato reazioni contrastanti tra i residenti. Mentre alcuni la vedevano come un omaggio alla concittadina divenuta First Lady, altri la consideravano un simbolo di divisione, soprattutto alla luce delle politiche adottate dall'amministrazione Trump. Il furto della statua sembra confermare come la figura di Melania continui a generare dibattito e sentimenti ambivalenti nella sua terra natale.
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