Cronaca
Bufera al liceo Alessi di Perugia
“E’ un copione già visto cinque anni fa”. C’è un mix di rabbia e delusione nelle parole degli studenti del liceo scientifico Galeazzo Alessi di Perugia e dei loro genitori, dopo che l’Accademia Britannica ha annullato la sessione di esame per le certificazioni linguistiche Cambridge B1, B2 e C1 previste dal 13 marzo a causa della mancata sottoscrizione della dirigente scolastica Laura Carmen Paladino, insediatasi da alcune settimane, di uno dei documenti necessari alla procedura.
“E’ stata negata agli studenti, dopo mesi di preparazione specifica, questa possibilità - fanno sapere i rappresentanti d’istituto - A pochissimi giorni dalle prove è stato comunicato che l’Accademia ha dovuto, suo malgrado, annullare la sessione per la mancata sottoscrizione, una semplice firma, della stipula per l’acquisto delle Certificazioni”. Il paradosso, spiegano gli studenti, sta nel fatto che l’istituto è stato premiato nel 2023 dal Cambridge English Language Assessment come miglior centro italiano di preparazione degli esami Cambridge, un riconoscimento tutt’ora pubblicizzato nel sito della scuola. “I danni maggiori sono soprattutto per gli studenti delle classi quinte, verosimilmente impossibilitati a recuperare nella successiva sessione utile del mese di giugno, per la concomitanza con l’esame di Stato; in alcuni casi le ripercussioni dell’annullamento assumono contorni ancora più gravi per il venir meno di un titolo preferenziale di accesso ad alcune prestigiose Università”.
La dirigente scolastica, contro cui nel 2020 si erano scagliati 76 professori con una lettera finita sui tavoli dell’Ufficio scolastico regionale, è stata contattata dal Corriere dell’Umbria ma non ha voluto rilasciare dichiarazioni. Per lunedì, gli studenti hanno organizzato un presidio con l’obiettivo di manifestare “contro le gravi mancanze riscontrate dopo l’insediamento della nuova preside. I disagi includono la difficoltà a incontrare di persona la dirigente, gravi rallentamenti burocratici nelle procedure amministrative e il rifiuto di ogni confronto diretto con noi studenti”.
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