Cronaca
I consiglieri di opposizione in conferenza stampa
Sulla sicurezza “non si possono fare passi indietro”. E’ questo l’appello che i consiglieri comunali di opposizione a Perugia hanno fatto ieri mattina in conferenza stampa a palazzo Cesaroni alla giunta Ferdinandi. Tre le richieste principali messe sul tavolo: la nomina di un assessore alla sicurezza, l’applicazione della legge regionale sul commercio e più attenzione nella zona di Fontivegge “dove è stato demansionato il nucleo decoro urbano della polizia locale”.
“C’è una sensibilità diffusa rispetto all’incremento degli episodi di criminalità in città - ha detto Nilo Arcudi (Perugia civica) - Non è che in passato non succedeva nulla, ma adesso quello che percepiamo è che la popolazione è più preoccupata. Noi non condividiamo l’approccio di questa giunta, perché Perugia è una città dove se si percepisce più tolleranza e incertezza, poi si scivola verso situazioni di anarchia”. Le due questioni principali messe sul tavolo da Arcudi sono state l’assessorato alla sicurezza e “la scelta di rendere meno efficace il nucleo decoro urbano a Fontivegge. Stessa cosa rispetto alla scelta ideologica di togliere il taser agli agenti della polizia locale e l’eliminazione dei controlli sull’accattonaggio molesto. Il tema della sicurezza non si affronta solo col controllo, ma dare l’idea per cui le responsabilità non sono individuali è totalmente sbagliato. Ringraziamo le forze dell’ordine e chiediamo che l’amministrazione sia all’altezza del loro lavoro”.
L’applicazione della legge regionale sul commercio è il tema su cui si è soffermata Clara Pastorelli (Fratelli d’Italia): “Gli strumenti per supportare le forze dell’ordine ci sono grazie anche al lavoro svolto nella passata amministrazione - ha aggiunto - Pensiamo alla legge regionale sul commercio che mette in condizione i sindaci di attuare limitazioni importanti nei luoghi sensibili della città, e che possano essere anche preventivi. Il regolamento attuativo della legge regionale sul commercio è arrivato alla fine dello scorso mandato e quindi non abbiamo potuto operare, ma adesso questo strumento c’è. Mi aspetto che il consigliere Antonio Donato insieme con l’assessore Andrea Stafisso lo applichino. Noi depositiamo un ordine del giorno urgente per chiedere all’amministrazione di rendere reale e attuale il regolamento”.
Leonardo Varasano (Progetto Perugia) ha evidenziato “il timore dell’assuefazione. Io ho paura che tutto ciò diventi un’abitudine e non ci siano reazioni. Invece esistono strumenti, che sono le parole e i fatti concreti. Quello che dice la sindaca è corretto ma non basta, mentre il principale fatto concreto è il tavolo per la sicurezza e l’ordine pubblico”.
Oltre a Fontivegge, un aumento di episodi di criminalità è stato registrato a Castel del Piano. “Sono anni che accadono queste cose che però, adesso, si stanno intensificando sempre più - ha sottolineato Augusto Peltristo (Fare Perugia con Romizi - Forza Italia) Il primo fenomeno sono le baby gang, che tengono in scacco un’intera popolazione. Noi nell’ultimo mese abbiamo segnalato vari episodi e cerchiamo di fare rete anche con l’autorità giudiziaria dei minori, ma devono arrivare indicazioni precise. Servono le autorità politiche, oltre all’intervento del mondo della scuola”.
Per Gianluca Tuteri (misto) “c’è bisogno di ripristinare quella sensazione di sicurezza che c’era nel passato dopo una serie di azioni svolte senza che ne venisse percepita la presenza. Mi faccio portavoce di un tentativo di conciliazione, perché la deriva ideologica è l’anti-politica”. A chiudere la conferenza stampa è stata Margherita Scoccia: “Il tema della sicurezza incide sulla qualità della vita della città. Serve un impegno maggiore. La richiesta di applicazione della legge regionale sul commercio ha un significato preciso, è una proposta che noi facciamo per dare un contributo concreto affinché questa tendenza possa essere interrotta. Negli ultimi episodi i primi a intervenire sono state le forze dell’ordine. La polizia locale è stata demansionata e adesso il fenomeno si sta espandendo in altri quartieri. La città si sta risvegliando su questo tema e noi abbiamo bisogno che l’amministrazione ci dia risposte chiare. Vogliamo sapere cosa può fare il consigliere delegato, chiederemo lumi sull’eliminazione del taser a favore dello spara lacci”.
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