Cronaca
La seggiola con cui è stato aggredito il barista
E’ stato assolto perché incapace di intendere e volere il 37enne brasiliano che a giugno aveva preso a sediate il titolare 80enne del bar Baglioni in centro storico a Perugia, causandogli lesioni gravissime con una prognosi di 40 giorni. L’uomo, difeso dall’avvocato Dario Epifani, è in fase di scarcerazione e per lui adesso adesso verrà ripristinata una precedente misura di sicurezza già disposta da un giudice al termine di un precedente processo in cui, come quello odierno, era stato dichiarato incapace di intendere e di volere. In quel caso si trattava di un’accusa di violenza sessuale: un’ospite di una comunità in cui anche lui viveva lo aveva accusato di molestie, ma poi si era resa irreperibile e non è mai stata ascoltata in nessuna fase processuale.
Con quella dichiarazione di incapacità di intendere e di volere - basata su una doppia perizia psichiatrica in cui il 37enne è definito come “fortemente paranoico” - e la mancanza di una Rems in Umbria in cui collocarlo (sarebbe la destinazione più appropriata, ndr) il giudice aveva disposto quindi una misura di sicurezza che consiste nella libertà vigilata e in un alcune disposizioni sulla frequentazione di alcune terapie psichiatriche specifiche. Ora che è stato nuovamente dichiarato incapace di intendere è decaduta automaticamente la misura cautelare in carcere e al giudice non è rimasto che ripristinare la vecchia libertà vigilata, che però purtroppo, non risolve il problema. L’uomo, con delle serie patologie mentali e atteggiamenti aggressivi, torna di fatto libero. A questo punto solo la Sorveglianza potrebbe disporre una sua diversa collocazione, magari in una Rems di un’altra regione (sempre ci sia posto).
Il 37enne aveva aggredito il titolare del bar lo scorso giugno dopo che l’uomo gli aveva detto di aspettare l’apertura del locale prima di chiedere qualcosa. Si trattava di un clochard che abitualmente si recava al bar Baglioni, dove gli veniva sempre dato da bere e da mangiare. Ma quella mattina, la risposta negativa non era stata apprezzata. Invece che aspettare qualche minuto, il brasiliano aveva dato in escandescenza fuori dal locale dove il titolare stava sistemando le sedie e i tavolini. Impaurito, si era barricato all’interno insieme alla moglie chiudendo la porta, ma l’aggressore aveva sfondato la vetrina con una sedia di ferro prima di colpire a sediate il titolare e inferire su di lui mentre quest’ultimo si stava provando a rialzare. Infine, un terzo colpo in testa lo aveva fatto cadere sul marciapiede. L’anziano era quindi finito in ospedale con varie ferite e una prognosi di 40 giorni, mentre il brasiliano era stato arrestato nel giro di pochi minuti in piazza IV Novembre dagli agenti della squadra volante della polizia di Stato e portato nel carcere di Capanne. Fino, appunto, alla giornata di ieri.
*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy