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Cronaca

Città di Castello, quattro anni per tentato omicidio: il 24enne albanese ha patteggiato la condanna

21 Novembre 2024, 11:17

Città di Castello, quattro anni per tentato omicidio: il 24enne albanese ha patteggiato la condanna

La polizia di Città di Castello

Ha patteggiato una condanna a quattro anni di reclusione l'uomo di origine albanese che nei mesi scorsi aveva investito con l'auto un ragazzo egiziano di appena 17 anni, praticamente di fronte al commissariato di polizia di Città di Castello. La decisione è arrivata ieri mattina in Tribunale a Perugia. I fatti oggetto del processo risalgono al mese di maggio quando il cittadino albanese di 24 anni si era presentato in commissariato per denunciare l'aggressione subita per mano del 17enne e, in particolare, da parte del fratello di quest'ultimo.

Un'aggressione arrivata, secondo quanto si era potuto apprendere, dopo un periodo di litigi e tensioni crescenti. Uscito dagli uffici della polizia, l'albanese aveva visto il minore per strada. A quel punto era salito in auto e lo aveva investito, causandogli alcune gravi ferite alle gambe (con lesioni che superavano i 40 giorni a causa delle quali il minorenne era stato sottoposto a intervento chirurgico). Gli stessi poliziotti del commissariato, sentite le grida di aiuto da parte dell'egiziano, erano scesi in strada e avevano immediatamente richiesto l'intervento del personale del 118.

Nel mentre, il 24enne si era dato alla fuga e dopo una sorta di inseguimento, era stato rintracciato tramite Gps e arrestato a Umbertide. Stando a quanto ricostruito dagli inquirenti, l'albanese fece una retromarcia con la propria auto, una Volvo, per "guadagnare forza cinetica", e poi ingranò la prima puntando il minore a forte velocità. Dopo averlo urtato ha quindi di nuovo ingranato la retromarcia - riporta la ricostruzione - e lo ha investito in modo che rimanesse incastrato tra la Volvo e una Bmw parcheggiata.

Tutte azioni "idonee e dirette in modo non equivoco a procurare la morte del minore", si legge nella documentazione. Tra le prove fornite, la Procura di Perugia ha indicato l'informativa redatta dagli agenti del commissariato tifernate e alcuni verbali, tra cui quelli contenenti le informazioni rese da cinque testimoni. Accusato per questi motivi di tentato omicidio stradale aggravato (la Procura di Perugia gli ha contestato anche le aggravanti di aver commesso il fatto nei confronti del minorenne), il 24enne è rimasto in carcere per sei mesi per poi uscirne circa due settimane fa ed essere posto agli arresti domiciliari lontano da Città di Castello. Qui la difesa, coordinata dal legale Massimiliano Dei, vorrebbe fargli scontare il resto della pena. Inoltre, resta da stabilire il risarcimento a favore del 17enne, assistito dall'avvocato Eugenio Zaganelli, che ha deciso di ricorrere in sede civile contro la compagnia assicurativa dell'auto coinvolta nell'episodio.

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